Confartigianato Enna: concorrenza sleale nel settore della fotografia

fotografiaCome è noto, il settore della fotografia è tra i più colpiti dal fenomeno dell’abusivismo e dalla concorrenza sleale ad opera di soggetti non qualificati che effettuano servizi fotografici a basso costo, che va ad aggravare la gia difficile situazione congiunturale dovuta alla crisi economica generalizzata.
Fiducia per fiducia
I professionisti pagano un “acconto” sulle imposte future pari al 100% delle imposte dovute per l’anno in corso; significa che – sulla fiducia – anticipiamo le tasse su quello che ancora non c’è.
Chiediamo che si faccia chiarezza su una situazione di concorrenza sleale, il cui perdurare sta minando la fiducia di chi agisce correttamente.
Serve chiarezza
Serve maggiore chiarezza su quale sia – sul piano fiscale – il confine fra attività fotografica occasionale ed attività professionale.
Ha pieno diritto di definirsi “prestatore occasionale” chi realmente offre davvero prestazioni occasionali.
Al contempo ed a maggior ragione, il fotografo professionista compiutamente configurato ha pieno diritto di vedere rispettata la sua attività.
Invece, non è accettabile che un numero elevatissimo e crescente di operatori fotografi si nasconda dietro una finta occasionalità, affossando il mercato.
C’e’ bisogno, con urgenza, che l’Agenzia delle Entrate assuma una posizione chiara, che permetta di distinguere i casi leciti (ed evitare cosi’ la “caccia alle streghe”) da quelli oggettivamente non accettabili (per poter intervenire).
Ma – certamente presi da problemi vissuti come più urgenti sul piano nazionale – la risposta alla reiterata domanda su questo fronte, tarda.
In quest’ambito si colloca la campagna “SULLA FIDUCIA”, CHE Confartigianato ha deciso di sostenere chiedendo di sottoscrivere una petizione on-line a www.sullafiducia.com (dove si trovano tute le indicazioni ) e spedire la lettera di appoggio per posta, occorrono cinque minuti di tempo e un francobollo da 95cent. Si tratta di un gesto a forte contenuto simbolico, ed importantissimo per dare la percezione concreta dell’esistenza di un numero considerevole di professionisti, che chiede l’intervento delle Istituzioni laddove le Istituzioni possono essere risolutive.
Cosa chiediamo
Semplicemente, chiediamo che l’Amministrazione Finanziaria prenda atto delle dimensioni del fenomeno, sempre crescente e causa di perdita di gettito (da una lato) e di scoraggiamento e sfiducia (dall’altro), e lo faccia con una nota o risposta ufficiale, che possa essere utilizzata come mezzo interpretativo e guida.
Cosa puoi fare, se sei fotografo professionista
Due cose molto semplici, ma efficaci:
1) Fa conoscere questa documentazione (anche semplicemente tramite il link a questo mini-sito:www.sullafiducia.com) a tutti i colleghi fotografi professionisti con i quali sei in contatto, e che ritieni abbiano interesse alla materia. E’ di importanza determinate che fra Colleghi si abbia le idee chiare su questo tema.
Va benone la condivisione tramite Facebook e Twitter, ma ancora meglio il contatto diretto con un’ email ai colleghi a cui sei più vicino.
2) Sottoscrivi la petizione che accompagnerà la ripresentazione dell’istanza all’Agenzia delle Entrate.
Per farlo, bastano quaranta secondi (se digiti da una tastiera, anziche’ da uno smartphone, ne bastano 30).