A Villarosa le ville confiscate alla famiglia Nicosia per ospitare immigrati

villarosa sindaco costanzaVillarosa. Le due ville della famiglia Nicosia che si trovano in contrada Quattro Arate e che sono state confiscate perché soldi provenienti da attività illecite, secondo un progetto elaborato dal comune di Villarosa, potranno essere ristrutturate, migliorate e quindi nelle condizioni di poter ospitare immigrati particolare che richiedono asilo per seguire dei corsi di formazione. Su queste due ville alcuni anni fa, grazie all’intervento del Rinnovamento dello Spirito del presidente Salvatore Martinez e la collaborazione di un imprenditrice nel campo dell’abbigliamento dovevano essere destinate ad ospitare donne detenute con figli neonati che potevano lavorare nel campo dell’abbigliamento, grazie ai macchinari ed al materiale offerto dall’imprenditrice, progetto che poi fallì per difficoltà di carattere burocratico. Ora si parla con la collaborazione del comune di utilizzare i due fabbricati ed i terreni circostanti di ospitare uno Sprar, un sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati e nel contempo essere ospitati dalle famiglie villarosane (accoglienza diffusa). Questa volta ad interessarsi del progetto di ristrutturazione è il Ministero dell’Interno che si occupa di emergenza immigrati con la collaborazione del comune di Villarosa. A seguire la vicenda di questa trasformazione è stato l’ex prefetto Fernando Guida che ha seguito da vicino tutte le fasi sino ad arrivare al bando di gara ed all’assegnazione del progetto ad una cooperativa di Piazza Armerina. Le due ville della famiglia Nicosia dovrebbero diventare sedi di accoglienza per la formazione didattica per migranti, andando a costituire un centro di “seconda accoglienza” destinata ai richiedenti e ai titolari di protezione internazionale ma anche di crescita culturale. La proprietà delle due ville è del Comune di Villarosa, consegnate ufficialmente dall’Agenzia per i beni confiscati alla criminalità organizzata. Delle due ville una del valore di 450 mila euro, è stata confiscata ad Amedeo Nicosia, pregiudicato per traffico di droga e associazione a delinquere nel 2001; l’altra, del valore di circa 600 mila euro è stata confiscata al fratello Damiano, colpevole degli stessi reati. Il comune ha effettuato la gara di appalto, che è stata aggiudicata all’associazione Don Bosco 2000 di Piazza Armerina, che già gestisce strutture similari che partecipa alla co-progettazione, organizzazione e gestione di un programma di formazione didattica dei migranti. Da qualche mese il sindaco Franco Costanza sta contattando le associazioni di volontariato per cercare di trovare il consenso dei cittadini villarosani soprattutto per l’ospitalità dei migranti perché ci sono state delle reazioni negative sull’ospitalità in quanto si ha paura che la loro presenza possa turbare dal punto di vista sociale tutto il paese. Si punta dunque all’integrazione sociale e economica di persone già titolari di una forma di protezione internazionale (rifugiati, titolari di protezione sussidiaria o umanitaria), ma anche alla formazione didattica degli stessi che devono conoscere la lingua, le leggi e migliorare i rapporti con i cittadini. Il progetto sarà presentato il prossimo 14 febbraio.