Chi vuole la fine della Provincia Ennese

Chi vuole la fine della Provincia Ennese
per emarginare la Sicilia interna
di Enzo Cimino

province caltanissetta ennaLa Sicilia interna, e con essa il territorio ennese che storicamente ne è stato il cuore, non interessa più nessuno. Le Istituzioni pubbliche e la Politica, la Cultura e le Associazioni sembrano inermi di fronte all’abbandono, non solo economico, in cui è buttata al punto di farne una sorta di Riserva Indiana. Ognuna d’esse si muove in spazi sempre più minuti e divisi tra loro da muri. S’impigriscono facendo mancare stimoli e spinte in avanti alle loro comunità, si svuotano di idee e progetti di sviluppo. Non hanno voglia di puntare su se stessi, pur ritrovandosi l’Università Kore come eccezionale esempio di una splendida realtà che ci fa crescere.

Sfiducia di chi si sente sconfitto? Distacco di chi è scarico di passioni civiche? Fiacca di chi ha mollato? È probabile, ma non chiariscono il torpore estremo che percorre tutte nei loro livelli di responsabilità.
Manca un’anima a questa parte d’Isola, difettando di “Un Pensiero Comune”, ossia la costante riflessione critica su Comunità vogliose d’un futuro possibile, l’attiva costruzione delle Cose possibili, il coraggio di colpire le cause e punire i soggetti dei suoi mali.
Da più lustri la Sicilia Interna tende verso la sua emarginazione dalla Sicilia stessa per totale assenza di interventi specifici di sostegno, per il crollo delle sue peculiarità economiche, per le scelte sciagurate, complice la nostra pigrizia culturale e mediocrità politica.

Riprendiamo quest’ultime per infilarci dritti nei temi d’oggi.
· Il Governo regionale fa si che la provincia d’Enna e il Vallone Nisseno siano esclusi dal Piano Strategico Naz.le delle Zone Interne. Risultato: per il futuro prossimo non potranno rientrare nei Programmi d’investimenti italiani ed europei. Ebbene, non c’è uno che contesti tali decisioni, o perfino provi sconcerto. Magari, i Sindaci sono pronti a protestare con fascia tricolore per qualche reparto ospedaliero che si vuole chiudere.
· Il Governo nazionale, tra l’altro in una fase delicata della vita locale, trasferisce il Prefetto non nominando quello nuovo. Si vuole forse abolire dopo circa 90 anni la Prefettura, ossia ciò che indica la nostra identità territoriale e assicura un basilare Presidio Istituzionale? C’è chi protesta, più per gioco delle parti, ma sono in tanti a girarsi dall’altra parte.
· I Sindaci e la Politica, invece di pensare alla creazione d’un Libero Consorzio delle Aree Interne Siciliane, s’attivano solo su chi potrebbe essere il Presidente di quello ennese debole e senza futuro. S’avverte un vuoto inquietante d’idee e di compiti!
· La Vita Civile e la Classe Dirigente che l’esprime sono ormai senza anima e senza cuore pulsante. Stanno lì a consumare il presente senza pensare al domani, convinti che loro non centrano per nulla sul nostro crepuscolo. Anzi si sentono vittime. Mai richiamarsi alle nostre pigrizie e insipienze a tutto tondo!
Perché raccontiamo con toni smisurati? Per nostalgia e amore, lo ammettiamo. Per nostalgia perché la Sicilia Interna è Storia di Gente e Luoghi di ricchezze umane e materiali, che ha sempre pensato e voluto un futuro. Le sue sconfitte sono state pesanti, è vero; ma ha lottato per avere riconosciute le ragioni giuste. Si stava male, anzi malissimo. C’era, però, voglia di fare con pensieri politici che spingevano a essere della partita. C’era un fervore culturale che rianimava il vivere di quel tempo rompendo chiusure e arretratezze. Si sognava con occhi aperti e mente viva, volendo alzare l’asticella dello sviluppo.
Aggiungevamo che le nostre sono parimenti parole d’amore, in particolare per Enna. Non si può capitolare di fronte alla sfida che è sempre quella del passato.

Lo ribadiamo ancora: rompere Inaridimento territoriale, Inviluppo economico e Invecchiamento sociale. Osservo, purtroppo, che ci si allontana da questa sfida con fughe illogiche verso un’Area Metropolitana catanese estesa per circa 120 Km (una follia!) di Comuni come Piazza Armerina e Gela. Obietto altresì Nessuno (neppure l’Università) si vuole cimentare con scienza e coscienza sul grande tema “La Sicilia Interna con il cuore antico di Enna non s’arrende”. È tempo di darsi una mossa.