Ex Province. Elio Galvagno, appello a sindaci per mobilitazione: tagli produrranno danni incalcolabili

Ex Province, Elio Galvagno: “Mancata riforma regionale e tagli del governo nazionale produrranno danni incalcolabili”. Appello ai sindaci per la mobilitazione.

tagli spesaAll’indomani delle dichiarazioni dell’Assessore regionale all’Istruzione, Bruno Marziano, che dalle pagine di un noto quotidiano ha lanciato l’allarme sul rischio che i tagli del Governo nazionale pregiudichino “i servizi scolastici per i disabili e la manutenzione degli immobili in cui hanno sede le scuole”, Elio Galvagno, Sindaco di Centuripe e già Presidente della Provincia di Enna, torna a manifestare la propria preoccupazione sul futuro dell’ente intermedio per eccellenza.

“La sensazione – dice il Sindaco di Centuripe – è che sulle ex Province siciliane sia calato inesorabilmente il sipario dell’attenzione e dell’interesse, come se si trattasse di qualcosa da archiviare nel “file” dell’oblio.
Tutto questo dimenticando, come bene rileva Marziano, che in Sicilia le Province, ex Province o Liberi consorzi che dir si voglia, governano le scuole e si occupano di strade e oggi, a causa della mancata riforma e dei tagli del Governo nazionale, si trovano in un pericoloso limbo politico – istituzionale, che rischia di produrre danni non più recuperabili.
Basti guardare la condizione in cui versano interi territori, completamente abbandonati per l’assenza di interventi che prima venivano effettuati proprio dalle Province: penso, ad esempio, alle scuole, che stanno in alcuni casi letteralmente cadendo a pezzi, e alle strade, che in assenza di manutenzione da più di tre anni, rischiano di diventare impercorribili.
A questo si aggiunge la possibilità, paventata dall’Assessore regionale all’istruzione, che i tagli progressivi di risorse cui stiamo assistendo inermi, impediscano il mantenimento di servizi per i disabili, in materia di assistenza durante le ore di lezione e di trasporto scolastico.
Per questo – continua Elio Galvagno – faccio appello ai colleghi Sindaci affinchè si costituisca un tavolo permanente sullo stato della Riforma, per mantenere alta l’attenzione sul destino di questo importante Ente intermedio, che corre il pericolo di venire travolto dall’inerzia del Governo regionale e dai tagli o mancati trasferimenti nazionali, che non tengono conto delle diverse competenze delle province siciliane rispetto al resto del Paese.
Non è più pensabile – conclude Galvagno – lasciare ancora le Province spoglie di funzioni e di competenze, con la conseguenza inevitabile, continuando di questo passo, che si “consegni” ai costituendi Liberi consorzi solo un “cumulo di macerie”, su cui sarà difficile ricostruire e avviare una seria pianificazione territoriale, che ormai manca da troppo tempo”.