Incontro a Catania delll’Associazione Troinese Imakera di Catania con l’Associazione Argento Vivo di Troina

Associazione Troinese Imakera Catania Associazione Argento Vivo TroinaTroina. Si è svolto sabato sera a Catania nella palestra Oikos di via Bartoli l’incontro tra l’Associazione Troinese Imakera di Catania dei troinesi che vivono e lavorano nella città etnea e l’Associazione Argento Vivo di Troina. All’incontro sono intervenuti il sindaco Fabio Venezia e l’Assessore Pippo Macrì. A ricordo di quest’incontro il presidente dell’Associazione Troinese Imakera, Giovanni Pagana, ha consegnato una targa al presidente dell’Associazione Argento Vivo, Salvatore Catania. Com’è giusto che avvenga in queste giornate di Carnevale, il programma della serata non poteva non prevedere una parte dedicata alle danze. E tra queste non poteva mancare “a musetta”, una danza collettiva che si balla in coppie comandata da una sorta di cerimoniere. E’ un tipo di ballo, dai movimenti molto elaborati ed eleganti, che richiede una perfetta intesa tra i due partener della coppia e tra le coppie del gruppo. Di questo ballo, la musetta, i troinesi ne vanno orgogliosi perché la considerano un prodotto di antichissime origini ed esclusivo delle loro tradizioni. Per i troinesi la musetta è come ” a vastedda co sammuco”: le considerano, ed in effetti sono, due elementi costitutivi dell’identità culturale di Troina. L’apertura delle danze è stata preceduta dalla proiezione filmato realizzato da Gino Palumbo con attori scelti tra i soci dell’Associazione Argento Vivo. Nel filmato è rappresentata una commedia che narra del tentativo di un gruppo di donne di costituire il “partito delle donne” per competere nelle elezioni comunali per il rinnovo dell’amministrazione comunale. L’unico personaggio maschile è il parroco che cerca di dissuadere le donne dal loro proposito di costituirsi in partito in vista delle elezioni comunali. E’ un filmato gradevole da vedere per le battute divertenti e per l’uso dell’antico vernacolo troinese così ricco di bellissime espressioni idiomatiche di cui purtroppo si è perso l’uso.

Silvano Privitera

Riprendiamo e pubblichiamo dal quotidiano “La Sicilia”