Assoconsumatori Asso-Consum. Illegittimità richieste Acquaenna: e adesso i Sindaci e la politica cosa faranno?

bolletta acquaDopo che il Giudice di Pace di Enna si è pronunciato sulla illegittimità delle richieste di Acquaenna del deposito cauzionale, per i vecchi contratti, e le partite pregresse che non sono dovute, le Associazioni dei consumatori rilanciano il quesito alla politica, cosa fate adesso?
Così chiosa Pippo Bruno, reppresentante delle Associazioni: “In data 8.03 l’associazione ha inoltrato, all’ATO idrico e ai Sindaci, la richiesta di revoca della delibera 2/2012 e della successiva determina 202/2013 che sostenzialmente autorizzava Acquaenna ad inserire in bolletta la voce “Partite Pregresse 2005/2010”, con i relativi costi che hanno fatto lievitare, come se non bastasse, le bollette dell’acqua che risultano essere le più care in Sicilia. Ad Enna il costo più elevato della Sicilia che la pone al sesto posto nazionale. Dato il riconoscimento della illegittimità, da parte del Giudice di Pace, i Sindaci, dovrebbero, urgentemente riunirsi e revocare un atto che era e rimane, attualmente, illegittimo o quantomeno ciò che chiede l’Associazione la sospensione della fatturazione delle partite pregresse, da parte di Acquaenna, al fine di evitare contenzioso con i cittadini e danno erariale.
I Sindaci ed il commissario liquidatore dell’ATO idrico, che detiene il 50% delle quote societarie dell’ATO saranno rispettosi del pronunciamento del Giudice di Pace o nicchieranno permettendo ad Acquaenna di “spadroneggiare” nella gestione del servizio idrico vessando ed abusando della sua posizione dominante? Questo è il quesito che l’associazione si pone ed è anche l’interrogativo dei cittadini partecipanti alle varie assemblee, non ultima quella di Calascibetta in cui i cittadini si chiedevano: Ma i sindaci fanno gli interessi di Acquaenna o fanno rispettare le leggi che danno ragione a noi cittadini? L’associazione nella solita difesa dei diritti dei cittadini vigilerà sugli sviluppi della situazione ed informerà via via, nelle varie assemblee programmate nei comuni, i cittadini”.
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