Gli operatore dei consorzi di bonifica in provincia di Enna sono sul sentiero di guerra per le mancate retribuzioni degli stipendi che ormai si protrae da lungo tempo e certo i lavoratori e le loro famiglie che vivono delle mensilità non possono andare avanti, a loro va la piena solidarietà delle associazioni che rappresentiamo. Anche se va evidenziata la poca lungimiranza di una politica miope che ha reso inefficiente la gestione della cosa pubblica, dove tutto è servito a fare clientelismo fine a se stesso. Adesso che i soldi sono finiti ecco apparire i problemi che sembrano invalicabili e mentre i servizi periferici soffrono di questa mancanza di liquidità i centri di potere regionali e nazionali continuano imperterriti come se la crisi economica non li toccasse. “Se questa è la situazione non va dimenticato che vi sono dei servizi essenziali che non possono essere disattesi – continua Pippo Bruno – primo fra tutti la distribuzione del bene primario cioè l’acqua che deve essere erogata agli utenti qualsiasi forma di contestazione possa essere messa in atto ed il disattendere tale norma crea un precedente inquietante per tutta la comunità. Se vengono a non essere forniti i servizi essenziali saremmo al caos, basti pensare se i medici scioperassero e non funzionasse il pronto soccorso”.