Pergusa. L’Autodromo disfatto. L’on. Alloro e i nanetti del potere locale

Pergusa. L’Autodromo disfatto
L’on. Alloro e i nanetti del potere locale
di Vincenzo Cimino

 

Autodromo di Pergusa anni '60L’Autodromo di Pergusa è da tempo in disfacimento quasi totale. Chi va lì anche per una passeggiata, osserva che la pista è danneggiata con i box vuoti, le aree di parcheggio piene di buche, la palazzina e il luogo di ristoro serrati, il settore go-kart adibito ad immondezzaio. Per non parlare dell’immensa Tribuna coperta che si presenta come il monumento delle Opere Inutili. Se l’ennese cià fattu l’ucchiu, il visitatore occasionale resta sorpreso di fronte a tali immagini, infastidendosi per siffatto abbandono, noncuranza e azione distruttiva. L’Autodromo, per dirla papale papale, presenta il volto più triste e mortificante della Città. L’album che lo contiene ne è pieno a dire il vero, ma questa è la più diretta nella sua crudezza.

 

Con essa coesiste una Riserva Speciale che nessuno riesce a vedere, perché dopo un periodo di buona gestione grazie ad un’appassionata operatrice, è in uno stato d’allarmante degrado. Un risultato, comunque, s’è consolidato: ridotti nel nulla, Autodromo e Riserva convivono e s’integrano in quel Lago stagnante, senza flora e fauna acquatica!

 

Eppure, c’è qualcosa, e qualcuno, che prospera ed è in magnifica salute. Sarebbe l’ apparato dell’Ente fatto di direttore, presidente, consiglieri e revisori. Tutti ben pagati, e ci mancherebbe. Con loro non si programmano neppure i cursi di bicicletti, e sono sempre lì a guardarsi l’ombelico per attivarsi sol come efficace Centro di Potere. Già, a muta a muta hanno eletto la loro deputata reg.le, hanno gestito circa un milione d’euro l’anno, e hanno messo fuori gioco persone competenti e vogliose di fare. Sono e hanno amici a tutto campo, fanno e disfano quando vogliono. Alcuni di loro sono inamovibili e rispondono appena a loro stessi. Appaiono riservati, ma sono pronti a porre veti e a bloccare timidi progetti di rilancio di questa struttura motoristica unica nel Sud d’Italia.

 

È stato il caso di chi pensava d’aprire la sua gestione ai Privati. Con essa si sarebbe riaperta l’attività agonistica, forse, ai vecchi livelli dello scorso secolo grazie all’apporto di capitali freschi; avremmo una conduzione trasparente ed efficiente; e, chissà, nuovo sviluppo della Conca Pergusina. Insomma, ciò che sa di logico e buon senso, non deve valere per noi ennesi.

 

Ma il gruppo di comando che finora s’è dondolato in dolce dormiveglia e in tranquillità, giorni fa ha deciso di scendere dall’amaca per fortificare il loro presidio di potere. All’Assemblea Reg.le con l’on Alloro è stato presentato un disegno di legge con questi tre passaggi:

Finanziamento con 400 mila euro dell’esposizione permanente di reperti fotografici e iconici per alimentare il turismo.

Istituzione di una Fondazione sottoposta alla tutela e vigilanza dell’assessore al turismo.

Commissariamento dell’Ente Autodromo, ormai datato, sino alla sua trasformazione in Fondazione.

 

Stranamente, ma non tanto, l’iniziativa è assunta giorni prima della scadenza del mandato del presidente e cons.glio d’amm.ne. S’è pensato, forse, di stoppare il potere di nomina del Sindaco Dipietro, che potrebbe metterli fuori gioco. Se così fosse, i nostri si mostrerebbero dei sempliciotti, il che non rientrerebbe nel loro stile. Ma questo aspetto poco conta, e francamente non ci interessa.

 

Preferiamo entrare nel merito della proposta dell’on Alloro che ha un punto a suo favore. Giustamente, definisce “datato” l’Ente di gestione. Era ora! Averlo tenuto in vita, ha garantito i nanetti del potere locale ma ha distrutto financo l’attività agonistica minima. In alternativa propone una indefinita Fondazione (pubblica, privata?) pur di tenere il solito e i soliti dentro.

 

Ovunque, le strutture immobili dello sport automobilistico sono gestite dai privati che si offrono con i loro capitali, competenze e capacità. È questa anche la linea politica del PD in materia d’uso a fini economici di beni pubblici. L’on. Alloro dissente? Legittimo, spieghi però perché. Diversamente, e conoscendolo, è sempre quello che quando annusa il potere appare come quel lupetto ca perdi u pilu, e no u viziu.

 

Siamo convinti che nulla andrà in porto in sede assembleare perché il PD è forza seria responsabile, e non può assecondare logiche di putia.

 

Resta, pertanto, in piedi il problema che detta il futuro dell’Autodromo e dell’Area Pergusina. Si può risolvere in un sol modo:
A
) Commissariare per 12 mesi l’Ente con decisione del Sindaco di Enna e del rappresentante dell’ex Provincia.
B) Aprire con bando una gara d’appalto per la gestione degli impianti.

 

Infine, l’idea legislativa di Alloro ha un altro pezzo forte, quello di finanziare con 400.000 (l’anno?) una Mostra Permanente sul passato, ormai lontano, del Circuito ennese. Non pensiamo che sia buffo fare turismo con fotografie senza tener presente che da anni non c’è attività mancu cu cursi di bicicletti; però, per prendere soldi dal pozzo senza funnu della Regione qualcosa di più attendibile si può inventare.

 

Un merito va riconosciuto ai protagonisti di questa torbida vicenda. Hanno deciso anche loro di togliere il lenzuolo, ormai a pezzi, posato sull’Ente con il quale finora si è tentato di nascondere una situazione intollerabile.