PAexit. Sindaco Piazza Armerina sottolinea: comunità non si sente più di appartenere all’ex provincia di Enna. Juncker a Farage: “è l’ultima volta che applaudi qui”

“È l’ultima volta che lei viene qui ad applaudire”. In Aula a Bruxelles, durante la sessione plenaria straordinaria del Parlamento europeo, la tensione è palpabile. E il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, contro il leader dello Uk Independence Party, Nigel Farage. “I nostri amici britannici hanno espresso il loro punto di vista – ha dichiarato il presidente della Commissione europea – la democrazia è democrazia e dobbiamo rispettare il voto”. Poi, vedendo Farage, sostenitore della Brexit, applaudire a queste parole, Juncker si è interrotto e si è rivolto al leader dello Ukip: “È l’ultima volta che lei applaude qui. Lei è un sostenitore della Brexit, perché è qui? Ora avete preso una decisione, e ora ne dovete accettate le conseguenze”.

news interessante del 21 giugno 2016:
Neo sindaco Caltagirone: lavorerò per staccarmi da Catania, perche Catania non ci darà più nulla….

Bianco e MiroddiCinquanta i primi cittadini che hanno partecipato alla prima Conferenza dei Sindaci, da quando si è costituita la Città metropolitana di Catania. L’incontro si è tenuto a Catania, e tra i partecipanti vi erano anche i sindaci di Gela (rappresentata dall’assessore Francesco Salinitro), Piazza Armerina (presente il sindaco Filippo Miroddi) e Niscemi. Presenti anche alcuni componenti del Csag Gela, e dei comitati promotori del passaggio a Catania.

Il Sindaco Metropolitano, Enzo Bianco, ha riferito di essere stato diffidato dai comuni di Gela, Piazza Armerina e Licodia Eubea, a non procedere con l’indizioni delle elezioni per il Consiglio Metropolitano finché la regione non completa l’iter di variazioni territoriali degli enti intermedi siciliani. Ha reso noto ai sindaci che intende intervenire segnalando al Presidente della Regione, Rosario Crocetta, ed al Presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, a mezzo lettera, la situazione che rischia di compromettere il funzionamento degli enti coinvolti.

Il sindaco di Piazza Armerina, Filippo Miroddi, è intervenuto sottolineando i problemi che queste comunità vivono: non si sentono più di appartenere alle ex province, ma a tutt’oggi viene impedito loro di potersi organizzare con l’ente intermedio scelto. Questo oltre a generare confusione tra i cittadini, causa una cattiva organizzazione e programmazione, che ha anche un costo economico elevato.

“È ormai – afferma il Csag – opinione diffusa tra i cittadini e le istituzioni stesse, che la Regione stia giocando una partita contro ogni forma di democrazia, contro il volere espresso da quattro consigli comunali chiamati ad esprimersi per ben due volte, contro il volere di 32.000 cittadini chiamati a scegliere attraverso il referendum confermativo, contro la logica e le libertà dei popoli. Tutti motivi che sono alla base di una nazione democratica, alla base delle scelte che una regione deve effettuare, in nome del popolo”.