Riunione in Prefettura sulla “questione” Oasi Maria SS di Troina

oasi troinaOggi pomeriggio, alle ore 18, il prefetto Maria Rita Leonardi riceverà a Enna i rappresentanti delle organizzazioni sindacali Anaao Assomed, Cisl Fp, Uil Fpl, Cgil, Nursind, Cisl Medici e Aupi dei dipendenti dell’Irccs Oasi Maria SS di Troina. All’incontro di oggi pomeriggio in Prefettura ci saranno anche i rappresentati della direzione dell’Irccs. L’incontro è la risposta alla richiesta di istituire un tavolo prefettizio che le organizzazioni sindacali dei dipendenti hanno formalmente avanzato con la lettera del 25 luglio. E’ forte la pressione dei dipendenti dell’Oasi Maria SS sulle organizzazioni sindacali, che sono “i primi destinatari delle rimostranze del dipendente” e avvertono “l’obbligo morale di dar voce a chi magari non ne ha”. Trattative sindacali ed incontri istituzionali, per trovare una via d’uscita da una situazione complessa che ha origini remote, ce ne sono stati. Nel corso di questi incontri e trattative, succedutisi uno dopo l’altro a ritmo serrato, secondo le organizzazioni sindacali, “nessuno degli scenari prefigurabili lasciano presupporre che ci sia una risposta immediata alle difficoltà enormi che può vivere chi non percepisce lo stipendio da sei mesi”. Nella lettera al Prefetto le organizzazioni sindacali manifestano la loro delusione per come sta andando questa serie di incontri e trattative che non ha prodotto risultati apprezzabili per i dipendenti. Le rimostranze dei dipendenti raccolte dalle organizzazioni sindacali descrivono una situazione di acuto disagio sociale ed economico, che solo per la straordinaria capacità di sopportazione dei dipendenti non si manifesta in forme clamorose.
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Leggiamo nella lettera di sindacati dei lavoratori al Prefetto che “il dipendente deve negare alla propria famiglia anche le cose essenziali, non ha accesso al credito se non a quello usuraio, si vede notificare i decreti ingiuntivi dai suoi creditori”. La decisione dell’Asp di Enna di emettere i mandati di pagamento in favore dell’Irccs Oasi Maria SS per i servizi resi nei mesi di aprile, maggio e giugno di quest’anno aveva suscitato una certa speranza, subito soffocata dalla voce che sta circolando in paese, dopo la missione a Roma di amministratori comunali e dirigenti dell’Oasi Maria SS per cercare fermare quella cartella esattoriale di 29 milioni di euro circa o quanto meno di limitarne gli effetti: intanto la prima rata si deve pagare, per le altre rate si vedrà cosa fare.

Silvano Privitera