Si smantella la sanità in provincia di Enna? Sit-in di Assoconsumatori-AssoConsum

sanità fineLa nuova rete ospedaliera presentata dall’Assessore regionale ha decretato la fine del diritto alla salute dei cittadini siciliani. In Sicilia ed in particolare in provincia di ENNA assistiamo ad un grave depotenziamento degli ospedali, a parte quello di Enna che presenta un insostenibile aggravio del pronto soccorso già in fase di criticità. Il progetto presentato, mascherato da una riorganizzazione della rete ospedaliera, in conformità agli standard del decreto Balduzzi, nei fatti porterà la sanità ennese al collasso.
Invero gli ospedali di Piazza Armerina e Leonforte diventeranno mere appendici dell’ospedale Umberto 1° di Enna, privati del pronto soccorso, privati della loro autonomia, privati della loro stessa esistenza, chiuderanno?.
Sotto la dizione di ospedali riuniti di Enna, Piazza Armerina e Leonforte si nasconde il disegno mal celato di far assurgere l’Umberto 1° ad ospedale di primo livello raggiungendo il bacino di utenza 150.000/300.000; ma con ciò mortificando i cittadini ed i territori di Piazza Armerina e Leonforte e creando nella difesa della salute cittadini di serie A e B. Ed inoltre come potrà reggere il pronto soccorso di Enna, col nuovo afflusso di utenti provenienti dalla provincia questa nuova domanda sanitaria, non riuscendo oggi a garantire assistenza al bacino dell’Umberto 1° stesso? Dobbiamo vedere gli indici di mortalità, visto che siamo i più longevi al mondo, aumentare per carenza o ritardata assistenza?
Adesso andiamo a Nicosia: ospedale svilito e ridotto ad ospedale di zona disagiata. Cosa significa ospedale di zona disagiata? Una medicina generale, con venti posti letto, con qualche posto destinato alla chirurgia, solo piccoli interventi con un massimo di degenza di due giorni. Con perdita della cardiologia, ortopedia, ginecologia ed ostetricia. Cosa rimane? Un pronto soccorso di emergenza, per la stabilizzazione ed il trasferimento; con possibilità di indagine di laboratorio, radiologia ed emoteca. Questo è il disegno scellerato di una politica dissennata che dopo aver distrutto tutto, provincia, enti locali, servizi pubblici essenziali adesso ha deciso di distruggere la sanità siciliana, senza toccare le strutture private e le laute convenzioni. Andiamo verso una sanità privatizzata dove se hai soldi o sei assicurato puoi essere curato, altrimenti amen. Era opportuno prevedere un’offerta sanitaria bilanciata zona sud e zona nord creando ospedali riuniti Piazza Armerina – Enna e Leonforte – Nicosia con reparti differenziati. Forse che la causa di questo sbilanciamento è dovuto all’assenza della politica nella zona nord?
Forse, ahimè, se ne ricorderanno quando si dovrà votare per le elezioni regionali? Ma sarà troppo tardi. Assoconsumatori-AssoConsum chiederà un incontro urgente con la direzione generale dell’ASP ed organizzerà in concomitanza all’incontro un sit-in davanti all’azienda sanitaria provinciale, pianificando un incontro aperto a tutte le organizzazioni e comitati per definire le linee d’azione comune di tutti i cittadini perché è insostenibile la contrazione dei servizi per i cittadini-utenti, quando le caste e tra queste la classe politica mantiene inalterati i propri privilegi, anzi….

Pippo Bruno