Enna. Consigliere comunale, Rosalinda Campanile: OPERAZIONE VERITA’ © – Replicano ex Sindaco e Presidente Consiglio

enna-comune-dipietroIl PD ennese ha consumato scelte politiche che ovviamente non sono ne’ discutibili ne astrattamente censurabili, a condizione però che i 15 consiglieri del PD e i consiglieri Gloria e Cuci abbiano l’onesta di raccontare la verità alla città che, comunque, un danno lo riceverà e agli elettori che appena un anno fa hanno democraticamente deciso chi doveva governare.
Ebbene, non è vero che il bilancio è illegittimo e che addirittura presenterebbe profili di responsabilità di natura contabile e se così fosse sarebbe grave che i consiglieri comunali non presentassero un esposto all’autorità competente, sopratutto in considerazione del fatto che al loro interno vi sono professionisti in possesso di specifiche competenze di settore, quindi, consapevoli di ciò che dicono.

Peraltro, non si comprende come mai i predetti consiglieri non rimuovano le eventuali illegittimità in esso contenuto e lo votino emendandolo, con i numeri sovrabbondanti di cui la città li ha dotati!
Vi è di più, evidentemente gli stessi consiglieri sono convinti che l’ing. Capo del comune, il ragioniere capo del comune, insieme al Presidente del collegio dei revisori e all’altro componente, appongano pareri superficialmente su atti illegittimi.
Noi non lo crediamo e riteniamo che il nostro ruolo sia politico e che siano i vertici burocratici ad avere invece il compito, le competenze e le responsabilità di occuparsi di confezionare atti legittimi e corretti.

Ma la loro espressa volontà di bocciare il bilancio e tornare a votare non è per nulla legata a fantomatiche illegittimità di bilancio, pur essendo convinta che la stragrande maggioranza di loro in assoluta buona fede è caduta in questa trappola tutta politica.
Alle precedenti elezioni amministrative, come sappiamo, il PD non ricandidò l’uscente sindaco, Paolo Garofalo, sollevandone ragioni di opportunità legate all’avviso di garanzia che lo stesso aveva ricevuto.
Indi, per coerenza fu candidato Crisafulli che non aveva invece mai ricevuto alcun avviso di garanzia!

Adesso, è quantomeno sospetto che l’ex sindaco, sacrificato dal grande capo, partecipi con frenetica assiduità alla vita del gruppo consiliare ed è tra i più convinti sostenitori dell’illegittimità di questo bilancio sostenendo che sarà foriero di gravissime responsabilità!

Orbene, come è noto è stato archiviato il procedimento penale che gli aveva negato la possibilità di ritornare ad indossare la fascia tricolore e, quindi, lo stesso che tanto male visse quella bocciatura tanto che i più maliziosi ed anche tra suoi cari amici sussurrano che votò addirittura Dipietro, è anche possibile che fremendo dalla voglia di ritornare in sella, spinga fortemente perché si vada tutti a casa!

Non c’e neanche da scandalizzarsi se la Commissione bilancio convocata decine di volte in un mese (n.d.r.: ED IO PAGO!) per giungere poi a questo risultato, nonostante gli aggravi di spesa sostenuti dal comune per finanziare tante commissioni con l’intendo di approfondire le tematiche poste dal PD poi invece rimaste irrisolte, sia presieduta dal nipote del sindaco in pectore, Stefano Rizzo!

Ma in tutto questo, non c’e nulla di scandaloso se non il fatto che il PD vuole camuffare il colpo di mano per ritornare a votare con una bocciatura di bilancio!

Mi viene da pensare anche che a parte i sogni dell’ex sindaco e del sindaco candidato e bocciato di ritornare sul podio da vincente, altri elementi avrebbero potuto scatenare la furia di chi non sopporta che il sindaco DIPIETRO vuole la riforma dei rifiuti, ritenendo che il servizio debba essere gestito da una società comunale e non più dall’Ato.

Tutte coincidenze, ma Dipietro aveva dichiarato di occupare persino la Presidenza della Regione siciliana fino a che non avrebbe consentito l’approvazione del piano che porta fuori dall’Ato, che ha un solo padre chiamato Crisafulli.
E poi, il capogruppo del PD ex vice sindaco di Garofalo, uomo fortemente beneficiato dalla politica e dai valori profondi, ivi inclusa la riconoscenza, Salvatore Cappa, che è anche un profondo conoscitore di tutto, come fa a dire che è aumentato il costo del servizio rifiuti, quando sa perfettamente di non dire il vero, perché il costo non è affatto aumentato, semplicemente ai tempi suoi e del sindaco Garofalo i calcoli erano ‘approssimativi’, ora sono veri!

Nulla mi meraviglia conoscendo Garofalo e Crisafulli e i loro metodi politici ed avendo vissuto troppi soprusi scandalosi, uno per tutti quando ci fu impedito di candidarci nel PD e fu proprio Garofalo che si prestò a compiere questo gesto scandaloso da dittature estreme, chiedendomi un candidato sotto falso nome (nessuno di noi sgradito al capo ma un amico non prontamente a noi riconducibile), nel tentativo di burlare tutti, noi e lui!

Nulla può sorprendermi, avendo recentemente di persona sentito il risentimento di Garofalo per la costituzione di parte civile del comune di Enna con DIPIETRO sindaco nel suo procedimento penale e per avere inserito nella rotazione degli uffici comunali una sua cara amica in lacrime per questo!

Nulla mi sorprende, avendo appreso che Crisafulli ha dichiarato di avere vinto il ricorso relativo al riconoscimento della facoltà rumena di medicina, sapendo che le cose non stanno esattamente così!

Cari amici del gruppo PD, questa è la politica dei vostri leaders ed il mio rammarico è entrare in conflitto con voi, di cui ho stima e rispetto, condotti da capitani che me, prima di voi, hanno condotto verso il baratro, o pensate che non abbia portato dentro di me il rimorso di avere votato l’esternalizzazione del servizio rifiuti, causa di tutto il disastro chiamato Ato!
Allora, come ora, tanto fumo negli occhi per annebbiare la vista della gente per bene ed inesperiente!

Non voglio fare un appello a non bocciare il bilancio perché conosco chi decide e con quanto livore ed interesse, ma vorrei trasmettere a voi del gruppo PD tanta della mia storia vissuta per evitarvi fra qualche anno le amarezze che si provano quando se ne prende coscienza.

Infine, desidero chiedere scusa alla città per la caduta di stile in cui tutti siamo scivolati nel Consiglio di ieri, me per prima, mancando di rispetto intanto alla città, agli operatori ecologici che vivono una situazione disperata che voi, ahimè, non volete risolvere ed alle istituzioni, perché un Presidente del Consiglio che impedisce il dibattito, toglie la parola al Sindaco (n.d.r.: cose mai viste!) e sospende arbitrariamente i lavori trincerandosi dietro il pericolo di ordine pubblico, inesistente (n.d.r. da spettatori confermiamo!), non è una grande lezione di stile, sopratutto se il Presidente si chiama Ezio De Rose, medico stimatissimo, uomo dai profondi e riconosciuti valori umani e sociali, principi che non può dimenticare quando siede sullo scranno più alto di sala d’Euno rappresentando una istituzione e non un partito!

Ma la storia continuerà, perché i tempi passano e tante condizioni per fortuna mutano, chi un tempo entrava da padrone nelle feste dell’Unita ha dovuto acquistare uno stand e fare pure qualche promessa di silenzio, dovendosi candidare con un simbolo taroccato enna_democratica logo(ED) quindi, nelle prossime ore incontrerò i vertici nazionali del PD con i quali dopo un confronto politico sulla questione locale, valuteremo assieme ad altri amici della provincia di tornare in un grande partito riformista chiamato PD e non ED, in cui devono trovare posto le parole inclusione, democrazia, pluralità, rispetto, libertà, verità e interesse collettivo, tornando ad essere credibili affinché questa terra non paghi più il prezzo di essere divenuta impresentabile oltre il territorio ennese!

A voi Consiglieri eletti dal popolo chiedo di non utilizzare escamotage burocratici per mandare a casa il sindaco DIPIETRO, ma di farlo con lo strumento politico che si chiama mozione di sfiducia costruita da voi e dal popolo senza mandati di partito. “Quando c’e una tempesta gli uccellini si nascondono, le aquile volano in alto!”.

Rosalinda Campanile


© Vietata riproduzione


Riceviamo dall’ex Sindaco di Enna la seguente precisazione (Direttore ViviEnna ritiene non pubblicare integralmente la parte del comunicato che riguarda solo accuse alla persona, anche se interpellata la Consigliera comunale Rosalinda Campanile, ha chiesto che non venga effettuato nessuna taglio. Inoltre, prendiamo atto della “grande” scorrettezza dell’ex Sindaco nel ceracre la massima pubblicità mediatica, pur in presenza di una nota specifica di copyright):

“Leggo, non troppo stupito per la verità, un’accozzaglia di improperi nei miei confronti della Consigliera Comunale Avvocatessa Rosalinda Campanile.
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Ma di quale golpe parlate. Anche il comune di Roma è stato commissariato, insieme a chissà quanti altri in Italia. Anche ad Enna è successo, quando il Sindaco Dipietro votò la sfiducia ad Ardica. Capita. Può succedere. A volte, per fortuna, succede.
Succede quando si raccontano bugie.
Credo di avere un buon rapporto con gli operai dello Ato rifiuti, con quelli del reddito minimo, dei precari, dei dipendenti del Comune, dei camerieri e dei medici, degli architetti e dei poveri, delle donne e dei ragazzi. Penso che si basi solo sul fatto che li ho trattati per quello che sono: cittadini che si alzano al mattino per fare qualcosa, per loro e per gli altri. Per potere lavorare e portare ai figli quel che serve, pensare una vita migliore, Non si strumentalizzano le posizioni, non si raccontano bugie, non si esasperano gli animi, non si mortificano, non si deve neanche provare a manipolarli. Con i cittadini, un amministratore deve dire le cose come sono. Esprimere le difficoltà e le possibilità, le criticità e il tentativo di affrontarli. Non caricando l’odio che contraddistingue alcune iniziative.
Per il resto, ho comunicato che non ho nessuna voglia di candidarmi, né allo stato ci sono i presupposti.
Comunque né io né altri abbiamo la forza di determinare le venture del Sindaco in carica. Comprese le voci che mi volevano suo sostenitore che, quanto false erano, lo si legge negli atteggiamenti che ha tenuto contro la mia stessa persona subito dopo eletto. Una nota di stile però la debbo riconoscere al Sindaco Dipietro, quando all’atto della consegna dei registri di cassa al Comune, dichiarò che era soddisfatto di avere ricevuto i conti in regola e un bilancio del comune positivo dal Sindaco Garofalo: Proprio così, detto davanti una telecamera e mandata in onda integralmente.
Non mi sono strappato le vesti quando è stato eletto. Non è la prima volta che perdo una competizione elettorale. Ho incassato la botta e, insieme al partito, alla Direzione Cittadina del PD e allo stesso candidato Crisafulli che ha subito chiamato al telefono il neoeletto Dipietro per congratularsi, abbiamo delineato un’opposizione costruttiva a favore della città, non certo per compiacere la non eletta Campanile e l’eletto Dipietro; ma per il bene della Città di Enna. La nostra città, quella che avete ridotto a topi, branchi di cani e vasi inutili in mezzo alle strade, contravvenzioni e spazzatura. Perché non riaprite l’Ecopunto? perché non si è fatta la Settimana della Cultura? I dieci giorni dello sport? Perché un’estate senza piscine? Perché il bilancio solo a settembre? Perché il parere a maggioranza dei revisori? Perché nel Patto per la Sicilia prendiamo un quarto del comune di Troina e per giunta con la gran parte delle somme determinate da enti diversi dal Comune? Perché non ridate l’acqua pubblica come vi eravate proposti in campagna elettorale? Perché non avete speso due milioni di euro per la città ora che lo Stato nazionale lo consentiva? Perché la provocazione continua? Perché non la finite di fare i bimbi capricciosi? Perché non la finite e basta?
Ho giocato solo da bambino a calcio; mi dicevano che non era cosa mia. Ero troppo scarso.
Ci ho provato un paio di volte, mi bocciavano.
Ho rinunciato”.

 
AGGIORNAMENTO DEL 20 SETTEMBRE
nota del Presidente del Consiglio Comunale (in seguito ha comunicato che erroneamente nel comunicato stampa e’stata inserita come testata giornalistica “La Sicilia “ la testata stampa a cui ci si riferisce e’ “Il Giornale di Sicilia”)
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