Moschea: comitati per il No presentano richiesta accesso atti presso i rispettivi Comuni di Piazza Armerina e Valguarnera

moschea-ennaValguarnera. I portavoce dei comitati “Diciamo NO al protocollo d’intesa con gli arabi” di Piazza Armerina e Valguarnera, Fabrizio Tudisco e Arcangelo Santamaria, hanno presentato una richiesta di accesso agli atti presso i rispettivi Comuni nonché una richiesta d’incontro al Prefetto di Enna con la presenza del soprintendente ai Beni culturali affinché si faccia chiarezza su questo problema. “Sull’accordo d’intesa siglato lo scorso 8 Maggio, dai comuni di Aidone, Piazza Armerina e Valguarnera –affermano i due esponenti- non abbiamo di certo spento i riflettori, spinti anche dalla sempre più massiccia e spontanea adesione di cittadini ai nostri comitati. Difenderemo con tutti i mezzi leciti la sicurezza del territorio Ennese, compromessa da un protocollo che ne prevede l’islamizzazione, con la costruzione di una moschea e di altre strutture, da parte del governo dell’Arabia Saudita. Un governo la cui presenza, di recente non è gradita nemmeno all’interno dell’ONU, a causa della violazione dei diritti umani”. Al Prefetto di Enna invece fanno una cronistoria degli eventi, partendo dallo scorso mese di maggio allorquando su un quotidiano nazionale appariva un articolo nel quale il Sindaco di Aidone comunicava che nei giorni precedenti (precisamente 8 maggio 2016) era stato siglato un protocollo di intesa a firma sua e dei colleghi di Piazza Armerina e Valguarnera con il rappresentante del Governo dell’Arabia Saudita e la presenza del Soprintendente ai Beni culturali di Enna, ma che tuttavia non porta la firma del rappresentante del Governo Arabo e del Soprintendente, anche se vengono citati e menzionati nel protocollo. Tudisco e Santamaria sottolineano inoltre che i contenuti del protocollo hanno poco a che vedere con eventuali accordi commerciali che possono essere stati stipulati tra le parti. “Hanno posto in essere –dicono- uno stato di allerta di tutta la popolazione del territorio ennese, per le eventuali ricadute in termini di sicurezza nell’attuale contesto politico mondiale ed è per tutto ciò che chiediamo le modalità con cui si è arrivati alla firma, senza, a nostro parere avere rispettato i protocolli di accordi bilaterali che vengono siglati dai Ministeri degli Esteri dei vari Paesi e senza avere interpellato e richiesto autorizzazione al Ministero degli Interni, dato i contenuti del protocollo e nell’attuale contesto socio-politico mondiale.” I due esponenti evidenziano inoltre che sulla vicenda vi sono posizioni diverse da parte dei tre firmatari e precisamente il Sindaco di Aidone ha fatto approvare alla sua Giunta Municipale una delibera con cui si prende atto di tale protocollo, il Sindaco di Piazza Armerina ha lasciato intendere la volontà di portare avanti il progetto e il sindaco di Valguarnera in più occasioni e non ultimo in consiglio comunale ha dichiarato che tale protocollo non ha alcuna efficacia giuridica, tanto è vero che non è stato neanche protocollato.
Rino Caltagirone