E’ deceduto l’avvocato Bonanno di Barrafranca ferito a colpi di pistola a Pietraperzia

pistolaEnna – Non ce l’ha fatta l’avvocato Giuseppe Antonio Bonanno, 53 anni, di Barrafranca, ferito a morte, mercoledì sera, intorno alle 22,30, davanti al cancello della villa dei suoceri, a Pietraperzia. L’uomo è morto oggi pomeriggio intorno alle 18,30 all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta dove era stato portato subito dopo l’agguato e dove aveva subito un intervento di oltre 6 ore. Da subito però le sue condizioni erano sembrate disperate fino all’insorgenza di una insufficienza renale che aveva tenuto la pressione sanguigna sempre sotto i 30 fino, alla morte. L’uomo, che era originario di Barrafranca, era a bordo della sua auto con la moglie. Era appena sceso per aprire il cancello quando una macchina è passata sulla strada, ha rallentato e, dal lato passeggero, il killer ha sparato. Una distanza di 5 o 6 metri e tre proiettili che sono andati a segno in un rene e nella milza. Un bossolo della pistola calibro 9 è stato ritrovato a terra ed è al vaglio degli inquirenti che lo stanno analizzando per tentare di risalire all’arma. Bonanno, che si occupava prevalentemente di cause civili padre, di due figli, un ragazzo e una ragazza, già nel 2005 aveva subito un attentato. Ignoti avevano sparato svariati colpi di fucile contro la porta del suo studio. “Per quello che mi risulta non è vero che il collega Bonanno stesse trattando per acquistare un terreno per un importo di 700 mila euro o – dice Angelo Spataro, avvocato, collaboratore dello Studio di Bonanno, dal 2002 – Non è vero neppure che avesse acquistato, nell’ultimo periodo, terreni all’asta. E’ invece vero che l’avvocato Bonanno era una persona perbene e ineccepibile”: L’asse Barrafranca – Pietreperzia rimane ancora una zona calda dove da qualche tempo, dopo la guerra di mafia che l’ha vista in prima linea negli anni 90, si è tornato a sparare, Due settimane fa avevano sparato contro il portone dell’abitazione di un carabinieri di Barrafranca. Il militare lavora a Pietraperzia, ma vive con a famiglia a Barrafranca. Il prefetto di Enna, Maria Rita Leonardi, nel corso di una riunione, convocata due giorni fa con le forze dell’ordine ha stabilito che vengano intensificati i controlli nei due paesi.