Comunicazioni istituzionali Comune Valguarnera: bufera su affidamento a pagamento a testata online, inviato esposto a Corte Conti. Sindaco Draià: la testata non veicola contenuti ma pensa solo a distribuirli. (Ma a chi?)

sindaco di valguarnera francesca draiaValguarnera. E’ bufera sull’affidamento all’associazione Ager di Piazza Armerina, che gestisce una testata giornalistica piazzese, delle comunicazioni istituzionali del Comune. Un affidamento dietro compenso di 2500 euro l’anno firmato dal responsabile dei servizi finanziari dell’Ente Calogero Centonze. La determina non tiene conto della legge 150/ 2000 che disciplina la materia suoi ruoli degli uffici stampa. L’ex consigliere comunale e candidato a sindaco Giuseppe Interlicchia, ritenendo illegittimo tale incarico, ha provveduto ad inviare, per procurato danno erariale, un esposto alla Procura della Corte dei Conti e all’ufficio ispettivo della regione. Il capogruppo dell’opposizione Giuseppe Speranza, attraverso una mozione, chiede invece il ritiro in autotutela della determina dirigenziale mentre il sindaco Francesca Draià giustifica l’atto. Sulla vicenda si esprimerà a giorni anche la Giunta regionale dell’Assostampa, a comunicarlo il segretario provinciale Josè Trovato. I fatti. Il 23 settembre scorso il responsabile del settore finanziario con propria determina, affida le comunicazioni dell’Ente alla testata giornalistica piazzese. Nella determina si legge che “il provvedimento trova copertura nella finanziaria regionale del 2014, che dispone sulle azioni di democrazia partecipata e sull’implementazione della comunicazione a terzi, nell’ottica della trasparenza sull’attività amministrativa”. Ma in essa però non c’è alcun riferimento alla legge 150/2000, che recita «le attività d’informazione delle pubbliche amministrazioni si realizzano attraverso il portavoce e l’ufficio stampa e quelle di comunicazione, attraverso l’ufficio per le relazioni con il pubblico». Giuseppe Intericcchia nell’esposto presentato alla magistratura contabile dice che: “non si ravvisa nella determina del dirigente, alcuna volontà popolare né un coinvolgimento preventivo sull’investimento o servizio e chiede di sapere chi abbia valutato il corrispettivo per il servizio prestato. Altre città italiane per tale servizio – continua – hanno avviato un’indagine di mercato per l’individuazione di addetti del settore e seppur la figura dell’addetto stampa sia applicabile, le procedure comparative e gli obblighi di pubblicità debbano trovare sempre applicazione”. Giuseppe Speranza afferma invece che il responsabile dei servizi dirigenziali non ha alcuna competenza in materia di conferimento di incarico nel settore della pubblicizzazione dell’attività amministrativa e della comunicazione con l’esterno e lo invita pertanto a ritirare in autotutela la determina. Al sindaco chiede invece di fare predisporre dal responsabile del settore Affari Generali, una proposta di regolamento che disciplini le modalità di pubblicizzazione dell’azione politica/istituzionale dell’ Ente, da sottoporre al parere della conferenza dei capigruppo, per essere poi approvato dal Consiglio Comunale. Nel caso ciò non avvenisse chiede di inviare il dossier alla Corte dei Conti.
Il sindaco Francesca Draià giustifica l’atto dicendo che: “Non abbiamo conferito alcun incarico per la gestione della comunicazione istituzionale. Dall’associazione Ager abbiamo acquistato solo alcuni servizi che riguardano il sistema di veicolazione delle informazioni. Il loro compito, in nome della trasparenza amministrativa è solo quello di curare per conto del Comune e in stretto contatto con l’ufficio per le relazioni con il pubblico, l’aspetto tecnico della distribuzione di informazioni e non i contenuti”.

Rino Caltagirone

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