Riceviamo e pubblichiamo:
Assoconsumatori-Asso-Consum: Le riunioni non sono semplici parate, quanto successo per verità di cronaca.
La nostra associazione ha partecipato alla riunione voluta, giustamente, dal presidente del CdA della SRR e le organizzazione in rappresentanza dei cittadini. Sui problemi trattati nell’incontro non abbiamo voluto esprimerci, lasciando il compito alla presidenza stessa che aveva richiesto la collaborazione di personale dell’ATO per la verbalizzazione della seduta. Certamente alla luce di quanto pubblicato è opportuno fare delle puntualizzazioni. Forse, la campagna elettorale per le regionali incombe e qualche Sindaco in cerca di qualche posto in qualsiasi lista, destra o sinistra pari sono, ha interesse a far apparire che tutto è normalità, la vita e i confronti ad Enna scorrono in un clima di vogliamoci bene. Per carità ognuno è libero di perseguire i propri sogni o di essere alla ricerca di un autore, parafrasando un famoso dramma di Pirandello o di interpretare la vita come ritiene opportuno, ma certamente i fatti non possono essere sottaciuti. Dopo la prima ora di discussione su fatti ovvi della gestione dei rifiuti in provincia di Enna, nel momento in cui il presidente della SRR ha parlato del documento, provvisorio, redatto dal CdA relativamente ai requisiti dei dipendenti dell’ex SpA Sicilia –Ambiente, ricordiamo assunti in modo clientelare, per esplicita dichiarazione, del presidente, la situazione ha assunto toni diametralmente diversi, tutto ciò per diritto di cronaca. La nostra associazione ha sottolineato che a nostro parere i requisiti previsti dalla legge regionale n.9/10 che fa riferimento agli art. 45 della legge 2/07 e dell’art.61 della legge 6/09 che richiedono concorsi ad evidenza pubblica, non sono, per quanto ci è dato sapere, in possesso dei dipendenti, appunto, assunti in forma clientelare e non si può disconoscere che una chiamata diretta non può essere ritenuta evidenza pubblica ed anzi lede il giusto diritto di tutti quei giovani che non avendo un santo in paradiso o sono perennemente disoccupati o sono costretti ad emigrare. Ma come se non bastasse è stato sottolineato che la sentenza del Tribunale di Enna n. 326/2016 deposita il 16 giugno 2016 ha sancito la illegittimità del passaggio del personale di Sicilia-Ambiente all’ATO Ennaeuno, per qualcuno non fa testo nel computo di quanti erano in servizio alla data del 31.09.2009. Secondo noi, invece, la sentenza non può essere disapplicata, in considerazione che la stessa Corte dei Conti regionali paventa un danno erariale per 14.000.000 di euro a seguito di questo passaggio disposto dal collegio liquidatore, che a nostro parere non ha i poteri di assumere personale esulando dai compiti di ordinaria amministrazione e di salvaguardia del patrimonio sociale. Ma purtroppo la politica che spesso alcuni sindaci hanno interpretato, interpretano e vogliono, forse, portare avanti, è una politica di illegittimità. Basti pensare che la sentenza del CGA n. 48/09 appellata dall’ATO Ennaeuno in Cassazione, il cui ricorso è stato dichiarato inammissibile è stata totalmente disapplicata, almeno nella parte relativa alla continuità del servizio. Alla luce di questa situazione ha ben ragione il Presidente della Commissione Antimafia ad affermare “che ad Enna la mafia c’è” e continuando sottolinea che nella gestione dei rifiuti e dell’acqua “vi sono zone d’ombra”. Chi sa perché? Evidentemente tutte le argomentazioni che sono state dibattute anche con toni accalorati non vengono riportate come non viene riportata l’affermazione di un rappresentante delle associazioni che ribadiva a gran voce, rivolto ai Sindaci “ma lo volete capire che si vuole togliere la gestione mafiosa che c’è stata nei rifiuti?”. Questo l’interrogativo, quasi profetico rispetto alle affermazioni della Bindi, è stato posto al CdA della SRR che unitamente all’assemblea dei Sindaci dovranno approvare in forma definitiva l’elenco degli aventi diritto al passaggio alla SRR. Tutto per verità di cronache che non può essere ridotta ad una laconico comunicato dove sembra che tutto va bene e che tutti accettano le posizioni che sono, in alcuni casi, totalmente contrapposte.
Pippo Bruno