Rifiuti. Assoconsumatori – Asso-Consum: Sindaco Enna rinnega suo programma elettorale. Dipietro replica

ATO Rifiuti – Assemblea ordinaria del 21 Dicembre 2016.Estratto del verbale:
presso la sede legale della Società in Enna – P.zza Garibaldi, 1, a seguito di convocazione del Legale Rappresentante, giusta nota prot.n. 10011/16/S del 12.12.2016 e successiva integrazione prot. n. 10041/16/S del 13.12.2016, è stata indetta in seconda convocazione, l’Assemblea Ordinaria della Società. Presenti gli azionisti della Società nelle seguenti persone:
Per il Collegio di Liquidazione sono presenti il Legale Rappresentante dott. Antonino Di Mauro e il dott. Fabio Ginevra, componente.
Per il Collegio Sindacale sono presenti:
Dott. Francesco Gazzo, Presidente;
Rag. Margherita Shinouda, Sindaco Effettivo.
Assente giustificato i Dott. Salvatore Siciliano, Sindaco Effettivo.
È altresì assente il dott. Sergio Speranza, Revisore Unico.
A norma dello Statuto assume la presidenza dell’Assemblea il Legale Rappresentante dott. Antonino Di Mauro.
Si passa quindi alla trattazione del seguente Ordine del Giorno:
1. Lettura e approvazione verbali precedenti;
2. Disamina Sentenza Giudice del Lavoro del Tribunale di Enna n. 326/2016-Determinazioni inerenti e conseguenti;
3. Ordinanza 27/RIF del 1/12/2016-Garanzia della continuità del servizio di gestione integrata dei rifiuti;
4. Resoconto attività liquidatoria e mancata adozione dei provvedimenti inerenti la riduzione dei costi del personale-Provvedimenti conseguenziali;
5. Delibera somme per promuovere azioni civili di responsabilità già deliberate;
6. Varie ed eventuali.

Antonio Di Mauro

Preliminarmente chiede di intervenire il Sindaco del Comune di Nissoria il quale chiede che estratto di questo verbale venga trasmesso alla Prefettura, alla Procura e alla Questura.
Il dott.Di Mauro insieme al dott. Fabio Ginevra hanno spiegato in riferimento all’articolo giornalistico apparso stamattina e alla lettera inviata dalla commissaria Alfano che la vicenda relativa al versamento delle somme da parte della società Saes srl di Regalbuto all’Ato Enna Euno S.p.A in liquidazione non è come rappresentata, non esiste alcun conto misterioso in quanto il conto è stato creato sulla base di una convenzione sottoscritta dall’Ato con la società dei due Comuni di Regalbuto e Centuripe che serve per il versamento dei contributi relativi ai dipendenti come stabilisce la convenzione stessa. Il dott.Di Mauro sulla vicenda ha già messo per iscritto e inviato anche alla Procura della Repubblica notizie, riservandosi di querelare che ha inteso diffamarlo.
Riguardo alla sentenza che pone tutti i dipendenti a rischio di licenziamento se non impugnata e se non si chiede la sospensione, su proposta del sindaco di Enna, concordi tutti gli altri presenti (n.d.r.: sarebbe interessante sapere se presente il sindaco pentastellato pietrino), ad eccezione dell’assessore Fabio Siciliano di Troina, Comune che a suo tempo propose il ricorso, si è dato mandato al collegio di liquidazione di impugnare la sentenza, questo per evitare, come ha detto qualche giorno fa il presidente della Srr,

Armando Glorioso

Armando Glorioso, che si blocchi il servizio in tutta la provincia non potendosi consumare tutti i passaggi necessari al nuovo sistema dei rifiuti entro il 15 di Gennaio. Ci sarebbe anche il problema di dover licenziare in tronco tutti gli amministrativi nonché la difficoltà di caricare gli operativi alle ditte incaricate dalle varie ordinanze comunali che a quel punto si renderebbero necessarie.
Riguardo alla ordinanza 27 Rif il collegio di liquidazione ha manifestato l’intenzione di impugnarla innanzi al TAR nella parte in cui viola alcune norme del codice civile instaurando una forma di gestione anomala, prevedendo che il commissario di una società comandi su un’altra.
A tal proposito il sindaco di Nissoria, nella sua qualità di presidente della Srr, ha esposto le sue perplessità riguardo alla nomina del dott. Colaleo come vice della commissaria Alfano, ricordando che a tutt’oggi non ha ancora ricevuto alcun provvedimento che legittimi lo stesso. Pertanto, ritiene che Colaleo non possa operare all’interno della società Ato Enna Euno S.p.A e debba essere diffidato a lasciare gli uffici che ha occupato abusivamente e astenersi dal frequentare la società nonché a compiere atti di gestione o altro.
Riguardo al resoconto sulla attività liquidatoria i due professionisti, Di Mauro e Ginevra, hanno spiegato le complicate vicende che hanno ritardato l’approvazione dei bilanci a tutt’oggi.
L’ultimo punto all’ordine del giorno non è stato trattato e l’assemblea si riaggiornerà.

Non potevano mancare le reazioni, prima tra tutte l’Associazione Assoconsumatori – Asso-Consum.
“Giù la maschera. Finalmente si incominciano ad intravvedere i difensori dei cittadini, coloro che dovevano riformare la gestione dei rifiuti, retaggio di un sistema clientelare” questa la dichiarazione del rappresentante Pippo Bruno, a seguito dell’esito dell’ultima Assemblea ATO Rifiuti, che continua: “Ogni sentenza o si applica o si contesta, è un principio sacrosanto del diritto, certo la sentenza n. 326/2016 che dichiarava illegittimo il passaggio del personale della ex società Sicilia-Ambiente all’ATO è provvisoriamente esecutiva fino a quando arriverà, se arriverà, una sospensione dell’efficacia della stessa.

Maurizio Dipietro

Bene ha fatto il sindaco Di Pietro a proporre l’impugnativa di quella sentenza che riconosceva illegittimo il passaggio, certo sorprende come in campagna elettorale si sia pronunciato contro le assunzioni clientelari di tale personale ed oggi ne diviene paladino. Ci chiediamo quale interesse ha l’ATO Ennaeuno ad impugnare una sentenza che, se annullata, fa transitare 400 unità circa in una struttura l’ATO che ha 160 milioni di debito e con un contratto che andrà a gravare sulle tasche dei cittadini? Gattopardianamente parlando, cambiare per non cambiare? Assoconsumatori inoltrerà gli atti alla Corte dei Conti per gli accertamenti di merito. Noi che siamo per la legalità non cambiamo posizione quel personale non è stato assunto in ottemperanza alle disposizioni di legge, vedi: art. 45 legge 2/2007 ed art. 61 legge 6/2009, pertanto non possono, come giustamente disposto dalla sentenza n.326/2016 passare all’ATO e da questo, ipoteticamente, alla SRR. Va ricordato, fino alla nausea, che per i rifiuti a Milano si paga meno che ad Enna con una efficienza che non trova paragoni al nord non trovi spazzatura per le strade ad Enna ad ogni angolo la spazzatura, con grande gioia di cani, gatti e topi, regna sovrana, segnando il fallimento di chi prima della campagna elettorale doveva risolvere i problemi dei servizi. Apprendiamo inoltre che con delibera di giunta comunale del 30.11.2016 è stato dato mandato al sindaco di Enna per resistere nei 201 ricorsi, proposti dai ricorrenti, avverso la TARSU 2010. Ci chiediamo queste costituzioni, tardive e come tali inammissibili, quanto costeranno al comune? Aveva ragione Gramsci quando si meravigliava del perché in Italia quando un politico raggiunge l’elezione per cui si è candidato dimentica i buoni propositi che lo hanno portato a quel traguardo, forse, noi pensiamo perché si vuole sostituire, solo, colui che è imputato di aver creato il mostro dell’ATO rifiuti e di Acquaenna. Viene proprio da dire che, forse, “è miagghiu ‘u tintu canusciutu ca ‘u nuuvu a canuscirisi”.


Dopo la polemica tirata su da Assoconcumatori ecco arrivare la spiegazione del sindaco di Enna sul perchè è stata proposta e votata dai sindaci la proposta di appellarsi contro la sentenza del Tribunale che ha annullato il passaggio del personale da SiciliAmbiente ad EnnaEuno. Una sentenza che provocherebbe gravi problemi agli stessi Comuni oltre che il licenziamento di centinaia di lavoratori.
Tra questi ci sarebbero tutti i 67 operatori ecologici del comune di Enna il cui licenziamento obbligherebbe a ricorrere alla legge “191” che porterebbe all’affidamento del servizio ad una ditta esterna per un determinato periodo con le conseguenze che ne seguirebbero. “Sono consapevole di tutti gli errori che sono stati fatti in passato sul servizio e la gestione dei rifiuti, tuttavia non voglio entrare nel merito del passaggio da SiciliAmbiente all’Ato “EnnaEuno” però mi preme salvaguardare alcuni aspetti. Questa azione è stata proposta innanzituttto perchè non può essere interrotto bruscamente il servizio con il licenziamento, tra gli altri, di tutti gli operatori di Enna e in secondo luogo non sono per nulla d’accordo che i lavoratori, che in questa vicenda non hanno nessuna responsabilità al contrario degli errori fatti dalla politica, ne debbano pagare le conseguenze, Vigili verso questa possibilità di appello sono soprattutto gli stessi lavoratori che hanno già mostrato fibrillazione con la sentenza del Tribunale.