Troina, non è un paese per giovani

Anche a volere allargare la classe di età, ponendo il limite inferiore a 18 anni e fissando il limite superiore a 38 anni, Troina non è un paese per giovani. Sono 2543 i giovani che rientrano in quest’ampia classe di età e rappresentano il 25% dell’intera popolazione. E sono ben rappresentati nelle istituzioni locali. Il primo cittadino, Fabio Venezia, ha 35 anni di età. Non si conosce il dato sulla disoccupazione giovanile a Troina, ma tutto fa pensare che sia in linea con il dato regionale che si attesta attorno al 40% di giovani disoccupati. Sulla disoccupazione giovanile a Troina Gino Palumbo ha girato un corto dal titolo “Le speranze perdute”, che racconta l’angoscia di un giovane che non trova lavoro. Sono in molti, pur conservando la residenza a Troina, che hanno deciso di andare altrove alla ricerca di lavoro o per frequentare un corso in un’università al di fuori della Sicilia, persino all’estero. Di questi solo pochi ritornano in paese. La stragrande maggioranza mette radici nel paese di accoglienza e a Troina non tornerà. Per Enza Pruiti (33 anni), coordinatrice del Centro di educazione ambientale e alla sostenibilità “L’Eco di Gea”, che a Troina ci vuole restare, è più facile andarsene che rimanere a Troina. “Il territorio di Troina ha le risorse, come i boschi sui Nebrodi e grandi estensioni di terreni agricoli abbandonati, che, se si sanno utilizzare, possono creare sviluppo e occupazione”, sostiene Enza Pruiti. La scarsa attitudine a cooperare e la poca meritocrazia, sono degli ostacoli che, secondo Enza Pruiti, occorre superare per la valorizzazione di queste risorse. Giuseppe Trovato (38 anni), uno dei 3 animatori del progetto micro credito, dal suo punto di osservazione ha colto un aspetto interessante negli orientamenti dei giovani: “Mi ritrovo di frequente a parlare con i giovani e ho notato che sono molto predisposti a mettersi in proprio per fare impresa”. Giuseppe Trovato ritiene che chi voglia fare impresa non possa limitarsi al mercato locale, ma debba guardare oltre. I finanziamenti ci sono, ma bisogna cambiare la logica: non inventarsi un progetto perché c’è il finanziamento, ma prima bisogna avere l’idea di cosa fare e poi cercare il finanziamento. Per aiutare i giovani che vogliono mettersi in proprio, Giuseppe Trovato pensa a un incubatore di imprese dove ci sono gli esperti ai quali possono rivolgersi. Fabio Salinaro (28 anni), archeologo, con altre due giovani donne con le quali ha condiviso l’esperienza del servizio civile, ha costituito una cooperativa per la gestione dei beni culturali.

“L’idea di questa cooperativa è nata grazie al servizio civile nel quale siamo stai impegnati per un anno in attività culturali e di accoglienza di gruppi di turisti in visita a Troina”, ci ha detto Fabio Salinaro. Con le sue due collaboratrici Luana Ruggeri e Laura Rosa Ruggeri, Fabio Salinaro crede molto nelle potenzialità turistiche e nella riscoperta delle tradizioni di Troina. “Bisogna però operare in sinergia per far conoscere all’esterno, ma anche ai troinesi, le bellezze e le tradizioni di Troina ”, ha precisato Fabio Salinaro. Per Elena Pagana (25 anni), studentessa di giurisprudenza alla Kore di Enna, ci vuole più coraggio a restare a Troina che andarsene: “Le risorse ci sono e i giovani le idee imprenditoriali ce l’hanno, ma si scontrano con le difficoltà burocratiche. Hanno bisogno di una sponda, che non può essere solo quella del Comune. Un giovane che voglia fare impresa è considerata un folle per i costi e le difficoltà che incontra. Ci vuole una rivoluzione culturale. Sono pessimista, ma voglio restare a Troina”. Di tutt’altro avviso è Giovanni Ruberto (22 anni), studente di Economia aziendale dell’Università di Catania: “Io invece sono ottimista. Conosco molti ragazzi che hanno idee e gran voglia di fare. Bisogna mettere insieme queste energie e pianificare le loro attività avendo la consapevolezza che il territorio troinese non è ancora sfruttato e che deve scontare una condizione d’isolamento nell’entroterra siciliano”. Per Giovanni Ruberto bisogna rendere attraente il territorio troinese, creare un marchio e un incubatore di imprese. In tutto questo i giovani devono essere i veri protagonisti.

Silvano Privitera