Memorandum per i portatori e possessori di Fasce del Venerdì Santo di Pietraperzia

PIETRAPERZIA. Un memorandum per i portatori e possessori di Fasce del Venerdì Santo è stato diramato dal parroco della Matrice don Osvaldo Brugnone e da Giuseppe Maddalena, Governatore della confraternita “Maria Santissima del Soccorso”. “L’importanza dell’evento che celebriamo – si legge nel memorandum – impone a tutti i partecipanti alla processione di osservare le attenzioni e le precauzioni che la circostanza richiede”. “Si tratta principalmente – si legge ancora – di una processione religiosa in cui facciamo memoria della Morte e Passione del Signore Gesù Cristo”. “Una tradizione viene mantenuta viva con il reale impegno di tutti i protagonisti”. E ancora: “La nostra processione è unica al mondo e, come tale, deve essere gelosamente custodita da tutti, ciascuno secondo il proprio ruolo. Pertanto, al fine di un corretto svolgimento della processione e in uno spirito di reciproca collaborazione tra tutti i partecipanti, ricordiamo che: il voto canonico di legare la fascia alla croce di Lu Signuri di Li Fasci è personale e si scioglie con la morte del fedele che ha realizzato la promessa anche se, nel rispetto della secolare tradizione, possono essere legate fasce il cui primo proprietario è deceduto”. “Si può procedere alla registrazione della fascia da legare – si legge ancora nel memorandum – anche nei giorni precedenti la processione”. E ancora: “È doveroso rispettare il più assoluto silenzio sia nelle fasi di preparazione del fercolo che durante la processione, evitando schiamazzi e comportamenti non confacenti, soprattutto ai piedi della Croce”. Poi si danno altre indicazioni. “Al momento dell’alzata del fercolo la fascia che è stata legata nella parte posteriore deve essere tenuta un po’ più sciolta (lenta) in maniera da facilitare l’alzata stessa del fercolo”. “È necessario – si legge ancora nel memorandum – rispettare l’ordine assegnata a ciascuna fascia ai momento della legatura ai piedi del Santissimo Crocifisso, curandosi soprattutto di non recare disagi ai vicini con percorsi impossibili e, soprattutto, tenendo presente che il punto d riferimento della propria fascia è quello perpendicolare al posto dove è stata legata nell’anello metallico”. “È necessario tenere la fascia un po’ più sciolta (lenta) al momento della partenza del fercolo dopo ogni sosta”.”È opportuno evitare di affidare la fascia a bambini troppo piccoli o a ragazzi poco esperti”. Altre indicazioni riguardano le “istruzioni di manovra date dai confrati che vanno seguite “durante lo svolgimento della processione, facendo attenzione che prima della manovra di girata del fercolo, è sempre opportuno accorciare la fascia, tenendola quanto più possibile aggomitolata”. “I possessori di un’unica fascia devono stare uno accanto all’altro e, soprattutto, evitare di spostarsi dal proprio posto per collocarsi vicino a un amico o parente che si trova da un’altra parte”. “È opportuno – è scritto nello stesso memorandum – osservare la posizione della Croce, guardando in alto il Santissimo Crocifisso, in modo da capire se necessario tirare o allentare la fascia”. “È opportuno evitare atteggiamenti di esibizione attraverso pose per scatti fotografici di parenti e/o appassionati di fotografia”. “Questi suggerimenti non hanno la pretesa di rappresentare prescrizioni di carattere tassativo ma vogliono essere un motivo di riflessione al fine di rendere la processione di Lu Signuri di Li Fasci l’espressione dell’intera Comunità di Pietraperzia che, in questa tradizione, riconosce la propria identità religiosa, sociale e culturale. “Ricordiamoci, infine, che la migliore devozione è il silenzio”.

Gaetano Milino