Assoconsumatori: fatture AcquaEnna senza “Partite Pregresse”

Enna. I cittadini utenti di Acquenna stanno ricevendo le fatture del mese di maggio, queste in ossequio al deliberato, a maggioranza, della sospensiva approvata dai sindaci non recano la chiamata “Partite Pregresse. Bisogna tener presente inoltre che il TAR di Catania, momentaneamente, non è entrato nel merito della sospensiva approvata dai sindaci rinviando la trattazione al 09.11.2017. Intanto i sindaci si riuniranno il 31 maggio, evidentemente, per ribadire la validità della sospensiva imposta ad Acquaenna e che appunto nelle bollette che stanno pervenendo non sono inserite. Viste le premesse siamo sicuri che l’assemblea dei sindaci vorrà attuare una azione cautelativa contro il provvedimento del TAR per dare senso al loro operato e per ribadire la loro vicinanza ai cittadini della provincia di Enna nella giuste rivendicazioni. Va ricordato che in Sicilia i cittadini della provincia di Enna sono gli unici ad essere chiamati a pagare queste partite pregresse, nelle altre province l’utente non pagano nessuna “Partita Pregressa”.
Forse qualcuno pensa che siamo la provincia dei “babbi”? (n.d.r.: Enna. La vicenda delle “partite pregresse” e la “Provincia babba”)
Auspichiamo che giorno 31 maggio vi sia la presenza compatta dei sindaci per dibattere la problematica e per deliberare di conseguenza onde evitare che l’ATI sia svilita della sua essenza e per scongiurare che sia una semplice adunanza di quattro amici al bar. L’associazione che difende i buoni diritti dei cittadini seguirà l’evolversi della situazione dando merito a quei sindaci che hanno a cuore gli interessi dei cittadini e rendicontando l’opinione pubblica, per diritto di trasparenza, visto che si trattano argomentazioni che vanno ad incidere sulle tasche degli utenti, ripeto, gli unici in Sicilia chiamati a pagare questo balzello, ma, forse, è vero che la provincia di Enna è una libera repubblica dove la legge la detta il sistema capitale legato naturalmente al potere politico-amministrativo che nel settore acqua, come affermato dal presidente dell’antimafia Rosy Bindi, manifesta zone d’ombra.

Pippo Bruno delegato provinciale Assoconsumatori – Asso-Consum