Forse qualcuno pensa che siamo la provincia dei “babbi”? (n.d.r.: Enna. La vicenda delle “partite pregresse” e la “Provincia babba”)
Auspichiamo che giorno 31 maggio vi sia la presenza compatta dei sindaci per dibattere la problematica e per deliberare di conseguenza onde evitare che l’ATI sia svilita della sua essenza e per scongiurare che sia una semplice adunanza di quattro amici al bar. L’associazione che difende i buoni diritti dei cittadini seguirà l’evolversi della situazione dando merito a quei sindaci che hanno a cuore gli interessi dei cittadini e rendicontando l’opinione pubblica, per diritto di trasparenza, visto che si trattano argomentazioni che vanno ad incidere sulle tasche degli utenti, ripeto, gli unici in Sicilia chiamati a pagare questo balzello, ma, forse, è vero che la provincia di Enna è una libera repubblica dove la legge la detta il sistema capitale legato naturalmente al potere politico-amministrativo che nel settore acqua, come affermato dal presidente dell’antimafia Rosy Bindi, manifesta zone d’ombra.
Pippo Bruno delegato provinciale Assoconsumatori – Asso-Consum