Enna: II appuntamento “Sizmika – rassegna musicale”

Lunedì 5 Maggio, presso il Meimuna di Enna, si terrà il secondo appuntamento di Sizmika, la rassegna musicale itinerante diretta da Davide Campisi con l’organizzazione di Anna Tinebra, in collaborazione con il Centro Siciliano di Cultura Popolare “I Caminanti”.
Dopo il successo della prima serata, che ha visto protagonista Yosonu e le sue sperimentazioni non convenzionali, lunedì si torna alla tradizione più intima con Nando Brusco, cantastorie calabrese, che presenta il suo “Tamburo è voce – Battiti di un cantastorie”.
Un lavoro che nasce dalla passione e la memoria del “cunto”, della cultura popolare e orale, che Brusco rievoca e fa rivivere grazie al potente suono ancestrale del tamburo, strumento cui si sente profondamente legato sin da piccolo e sul quale, dai primi anni duemila, intraprende un vero e proprio percorso esistenziale e di studi.
Brusco incontra i più grandi maestri (Massimo Laguardia, Alfio Antico, Paolo Cimmino, Davide Conte, Andrea Piccioni, Leon Pantarei, Luca de Simone e altri) e conosce da vicino le varie tecniche tradizionali del sud Italia. Nel 2007 fonda con Biagio Accardi e a Oreste Forestieri il trio di musica popolare NAGRU’. Nel 2010 decide di lavorare a un progetto individuale “L’Amuri di Calabria”. Continua a collaborare nel campo della musica popolare in diversi progetti discografici fra i quali “Taranta Muffin”, “Suonatori Libertari Calabresi”, “Cantori Calabri”, “Progetto Fuocu” e“Arangara”. Avvia collaborazioni teatrali lo vedono protagonista di spettacoli quali: “Visita Guidata Teatrale GALEAZZO DI TARSIA” (Regia P. Scialis), ”Vibrazioni d’Acqua” (Regia V. Gallo) e “Gramsci Antonio, detenuto” (Regia F. Maraghini). Nel 2012 s’inserisce nel Progetto musicale “EtnoJazz NA’IM con il quale realizza il disco “DELICATO”. Nello stesso anno debutta con il suo nuovo spettacolo da cantastorie: “Tamburo È Voce…Battiti di un Cantastorie”, poi divenuto un album.
Lunedì, per Sizmika, rievocherà ricordi di storie e leggende del Mediterraneo e li farà rivivere nel cerchio magico del tamburo, strumento che definisce come “ventre materno, forza generante, voce narrante dell’umanità”.
Lo spettatore si troverà coinvolto in un viaggio emozionante. Fra mito e realtà. Fra Voce e Tamburo.
Ad apertura, la mostra della fotografa ennese Noemi Alessandra “Tempo senza donna, rivoluzione senza timone”.



Comunicato stampa