Rifiuti, lavoratori centro di raccolta rifiuti: “siamo invisibili”

Il velo di silenzio sceso nelle ultime settimane sul futuro del comparto rifiuti e le difficoltà che stanno trovando i sindaci non piace ai lavoratori dell’Ato “EnnaEuno” e in particolare a quelli del Centro comunale di raccolta che tornano a far sentire la propria voce. In realtà non si può neanche parlare di nuovo stato di agitazione perché quello non lo hanno mai abbandonato.

«Da tre mesi siamo fermi e nessuno sembra essersene reso conto, ancora una volta siamo gli “invisibili” e quei lavoratori di cui nessuno se ne interessa» dicono i dipendenti del Ccr aggiungendo: «Se questa è la situazione, se nessuno si interessa a noi e al nostro lavoro, allora chi chiediamo perché non ci licenziano, almeno in questo modo possiamo accedere ad altre forme di sostegno».

A non andargli giù è soprattutto l’ultimo acconto avuto: «Con circa undici mensilità arretrate, da qualche giorni ci hanno dato degli acconti, ad alcuni 37 euro ad altri 90 o poco meno. Per noi è una mortificazione e ancora oggi non capiamo perché questo trattamento diverso rispetto ai lavoratori dei cantieri che percepiscono regolarmente lo stipendio ma la città resta sempre sporca per le difficoltà che tutti conosciamo, fino a quando dobbiamo sostenere tutto ciò?» si chiedono snervati i lavoratori.

L’acconto percepito fa riferimento al pagamento fatto da un comune della provincia diviso tra tutti i lavoratori «mentre tutti gli altri sindaci non sappiamo cosa fanno». Si appellano quindi a Glorioso, presidente della Srr, e ai sindacati: «Trovino un accordo e mettano in moto il passaggio alla Srr e ai sindacati diciamo di presentarsi alle riunioni» stigmatizzano i lavoratori.

Una stoccata la fanno anche all’Ato quando dicono che «non sappiamo chi ci comanda, dagli uffici c’è il silenzio totale», così come alla politica: «Dove sono i politici della provincia? Nessuno si informa su quanto ci sta accadendo, forse perché siamo chiusi nel silenzio aspettando che si ricordino di noi» e si appellano al sindaco di Enna affinchè dia un segnale per il loro futuro.

La pazienza, aggiungono, sta per finire specie di fronte all’impossibilità di far fronte alle necessità delle rispettive famiglie. E nel frattempo in città iniziano a crearsi nuovi cumuli di rifiuti ingombranti che i cittadini abbandonato per strada: «In tanti vengono al Ccr ma trovando chiuso lasciano tutto davanti ai cancelli». Questa è insomma la calda situazione dei lavoratori del Ccr che si dicono pronti a far sentire la loro voce se non gli verranno pagate le mensilità e se non verrà chiarito il loro futuro.