Enna. Crisi al Comune, Dipietro: “Soluzione vicina, lavoriamo per il bene della città”

Enna. E’ entrata nella fase più delicata la crisi politica al Comune. La chiusura delle trattative per il rilancio della nuova giunta sarebbe alle porte e di questo ne abbiamo parlato con il sindaco Maurizio Dipietro che spiega anche il perché della sua scelta di aderire al Pd.

Vorrei ricordare che la risoluzione della crisi, nata dalla legittima scelta del gruppo “Amare Enna” di dichiarare chiusa l’esperienza civica qualche mese addietro, è sempre stata al centro dei miei impegni, come ho dichiarato in consiglio comunale, a crisi appena aperta, chiedendo a tutte le forze consiliari di partecipare ad una stagione di cambiamento che ha già prodotto i suoi primi frutti: la fuoruscita dall’ATO Enna Euno, con l’arresto dell’emorragia di denaro pubblico e l’avvio della nuova società comunale, la sospensione delle partite pregresse nelle tariffe idriche, reinserite dal T.A.R. Catania con un’ordinanza contro cui abbiamo fatto appello, il reperimento di 25 milioni di euro per cambiare il volto della Città, una serie di opere pubbliche a favore dell’edilizia scolastica e dell’impiantistica sportiva, un rilancio delle attività culturali, attraverso la partecipazione attiva della cittadinanza che ha creato un clima mai visto prima… L’invito, rivolto a tutti quelli che rappresentano i cittadini e che, a prescindere dalle appartenenze, dovrebbero impegnarsi per il miglioramento delle condizioni di vita della nostra collettività, riguarda in primo luogo le forze civiche e politiche che hanno dato vita allo straordinario successo elettorale del 2015 e che hanno contribuito al raggiungimento dei risultati che ho ricordato. Con loro, al di là delle scelte politiche che ciascuno di noi ha fatto o intende fare, sto lavorando per trovare, in tempi brevissimi, un’intesa che, valorizzando adeguatamente ciascuna forza civica e politica, consenta di superare la crisi e ripartire con maggiore slancio. Confido che, grazie al lavoro che ciascuno sta svolgendo al suo interno, nell’arco della settimana possa presentare alla Città una giunta comunale al completo per continuare l’azione di cambiamento alla quale gli elettori ci hanno chiamato.

La mia adesione al P.D. non cambia di una virgola gli impegni ai quali lavoro dal giorno della mia elezione. Un’elezione che non aveva un significato partitico, visto che la coalizione era fatta da tante sensibilità diverse, e che aveva ed ha una sola richiesta: cambiamento ! Avrei tradito quel voto se mi fatto adagiato, come altri hanno fatto in passato, sui precari equilibri dell’ATO EnnaEuno, magari per compiacere qualcuno, se non avessi condotto un’azione decisa per la sospensione delle partite pregresse, magari per compiacere sempre quel qualcuno. D’altro canto, la prova più evidente della rottura dei vecchi equilibri, quelli più attenti alle assunzioni facili nelle partecipate che agli interessi dei cittadini, sta nell’immotivata mozione di sfiducia che la vecchia dirigenza del P.D. persegue con ossessione sin dal mio insediamento. Ma neanche la minacciata mozione di sfiducia potrà arrestare il cambiamento. So che sono state raccolte firme ma come potranno tanti giovani consiglieri comunali spiegare alla cittadinanza la loro scelta ? Con un diktat dall’alto ? Non ci credo ed infatti non li sento parlare. Un atto così traumatico come una mozione di sfiducia non lo si può consumare in silenzio, ne va della dignità di chi la vota. Sono certo che, grazie a chi ha creduto sin dall’inizio al nostro progetto ed a quei consiglieri comunali liberi da condizionamenti che sono disposti a dare il loro contributo, Enna uscirà definitivamente dal periodo più brutto della sua storia recente, in cui è sprofondata per l’incapacità amministrativa che ci ha portati al punto in cui siamo e per l’opacità di tante scelte politiche di cui continuiamo a pagare il prezzo.