Enna: cinque progetti di 600 mila euro ciascuno finalizzati ad attività socio-culturali

Cinque progetti di 600 mila euro ciascuno finalizzati ad attività socio-culturali. Li ha presentati il comune di Enna partecipando ad un bando della Regione per il recupero funzionale e riuso di vecchi immobili di proprietà pubblica in collegamento con attività di animazione sociale e partecipazione collettiva.
«Continua la rivoluzione culturale al comune di Enna che mai si era impegnato così al reperimento di fondi» ha esordito il sindaco Dipietro parlando di questi progetti e ricordando che al suo arrivo «non ho trovato un solo progetto» e questi presentati «sono in conformità con una visione di rilancio della vocazione culturale ma anche con l’esigenza di offrire un’impiantistica sportiva adeguata per togliere i giovani dalle strade e dalle tentazioni». Il sindaco ha quindi ringraziato per lo sforzo messo in campo «l’Ufficio tecnico con in testa l’Ing. Capo Russo, i tecnici ed i Rup e tutti gli enti che hanno collaborato».
Tutti i progetti sono esecutivi ed immediatamente cantierabili e vi hanno lavorato l’assessore Contino di concerto con la collega Macaluso. «Se dovessero essere accolti contribuirebbero ad ampliare la fruizione delle strutture individuate oltre a riqualificare intere aree ma soprattutto hanno una funzione sociale» ha detto Contino.
Il primo progetto è sulla realizzazione alla Villa Farina, accanto ai campi da tennis, di un campo polivalente (pallavolo, basket) e per attività ginniche all’aperto utilizzabili in maniera libera; prevista pure la manutenzione del muro di cinta. Altro impianto sportivo interessato è quello dell’ex Macello in contrada Venova. Anche qui si propone di fare un campo polivalente (calcio 5, basket, pallavolo più gli spogliatoi), sempre con accesso gratuito.
Il terzo progetto è su Palazzo Chiaramonte per abbattere le barriere architettoniche, l’adeguamento degli impianti idraulici ed elettrici per trasformare lo stesso in Palazzo della Cultura con un utilizzo sociale.
Si passa poi a “Santa Ninfa”, ai piedi della Rocca di Cerere, per realizzare dei bagni nelle strutture oggi abbandonate e in prospettiva di un utilizzo dei vicini “Capannicoli” per attività espositive, teatrali, sociali e culturali in genere. Prevista anche la manutenzione delle strada, oggi sterrata, che conduce sia ai “Capannicoli” che alla Rocca.
Il quinto ed ultimo progetto riguarda l’ex Convento dei Cappuccini già in parte destinato a museo delle confraternite mentre l’altra parte sarà un “urban center”, un laboratorio di urbanistica – ma non solo – partecipata.