Si dimette il Capogruppo del Partito Democratico di Leonforte: no a mozione di sfiducia a Sindaco

La mozione di sfiducia presentata da esponenti del PD al primo cittadino di Leonforte, comincia a fare la prima vittima.
“Il Consigliere comunale Salvatore Grillo, dopo un’attenta valutazione e per il rispetto del ruolo istituzionale che fino ad oggi ho ricoperto da Capogruppo del Partito Democratico di Leonforte, rassegno le mie dimissioni”, questa l’inizio di una nota stampa a sua firma, che continua:
“La mia è una decisione ponderata e dettata da quel senso di responsabilità e di rispetto che da sempre mi legano al mio partito, nonostante in questi mesi abbia assistito, con la pacatezza, la serietà e le capacità propositive che mi contraddistinguono, ad atteggiamenti schizofrenici e personalistici da parte di alcuni consiglieri comunali che, con arroganza e presunzione, hanno tentato di sminuire la mia carica. Oggi siamo di fronte ad una nuova fase politica, diversa da quella del febbraio 2016, quando il sottoscritto fu indicato e votato per rappresentare l’intero gruppo in Consiglio Comunale. Oggi, purtroppo, mi sento lontano da quell’idea politica che auspicavo potesse essere la base di partenza per un nuovo Partito, fondata sulla condivisione di idee. Penso che la mia posizione, da sempre fedele a quell’idea iniziale di Capogruppo votato all’unione e all’apertura, già ribadita nell’assemblea pubblica programmatica del 2016, e sempre reiterata nei vari direttivi e nelle riunioni di gruppo, alla luce dei fatti politici accaduti in questi ultimi giorni non sia più consona e idonea a ricoprire un ruolo così importane, delicato, ed incisivo all’interno del nostro consesso civico. La mia azione di ricucitura del gruppo consiliare e del PD, ad oggi purtroppo non ha portato i risultati sperati, e quindi devo necessariamente trarre le mie conclusioni. Proprio per questo ritengo doveroso dimettermi, anche per dare a tutti i Consiglieri Comunali che si riconoscono in questa maggioranza e in questo partito, maggiore responsabilità, libertà e coinvolgimento. Voglio però specificare che questa mia presa di posizione non deve in alcun modo essere interpretata come uno strappo e una rinuncia, o peggio ancora il fallimento, di un progetto politico nel quale ho instancabilmente creduto e nel quale continuo ancora a credere ancor oggi nonostante tutto. Mi sembra opportuno lasciare questo ruolo, essendo venuta meno, a mio parere, quella collaborazione e quel “rispetto politico” grazie al quale il Capogruppo può svolgere serenamente la propria funzione. Oggi è giusto dare la possibilità a tutti di riflettere e valutare la nuova fase politico/istituzionale che si sta per aprire. Le differenti posizioni del sottoscritto rispetto ad alcuni membri del gruppo, che in assoluta autonomia e senza alcun coinvolgimento, hanno nei giorni scorsi firmato una mozione di sfiducia al Sindaco Sinatra (sindaco del mio e del loro stesso Partito), minando allo stesso tempo anche il mio ruolo di Capogruppo (visto che non sono stato né chiamato in causa, né tantomeno coinvolto) mi hanno di fatto delegittimato dal rappresentare quel corposo gruppo formato da 13 consiglieri comunali di cui solo 6, è bene ribadirlo, sono stati i firmatari del suddetto documento, rendondomi consapevole del fatto che è diventato impossibile portare avanti l’incarico conferitomi. Mi corre l’obbligo, però tranquillizzare i nostri elettori, l’amministrazione e i cittadini tutti chiarendo sin da adesso che i 7 consiglieri del Partito Democratico rimasti di maggioranza non intendono assolutamente rimettere il Comune di Leonforte nelle mani di un Commissario Regionale, essendo ormai arrivati quasi al termine dalla fine del mandato. È da scellerati poter pensare che oggi si voglia “mandare a casa” un sindaco (a solo 7 mesi di distanza dalla naturale scadenza del mandato). Il migliore commissario è sempre peggio del peggiore sindaco che una comunità possa avere, questo ho imparato nel mio partito in questi lunghi anni di militanza politica. Certo è che i 6 consiglieri che hanno apposto la firma alla mozione probabilmente dimenticano che siamo nel mese di agosto e corre l’anno 2017… Senza neanche voler pensare, adombrando qualche legittimo sospetto di una regia esterna, a quella strana coincidenza costituita dalla tempistica di questa mozione presentata al sindaco Sinatra, subito dopo quella presentata al Sindaco di Enna, senza però considerare che i contesti politici e la scadenza del mandato siano totalmente diversi! Nasce spontanea, a questo punto, una domanda. I 6 consiglieri di maggioranza che hanno firmato la sfiducia, da chi hanno voluto prendere le distanze? Forse da loro stessi ?
Alla luce di tutto questo voglio soprattutto tutelare il mio partito da speculazioni varie, prima ancora che inizi il “calcio mercato” o “mercato delle vacche”, trasformando gli ultimi mesi di sindacatura leonfortese in una becera “guerra tra bande”, che avrà come unico risultato quello di far degenerare lo stesso confronto ad una sterile competizione dove tutto ci sarà tranne che la “Politica vera”, quella con la “P” maiuscola, che si pone come unico obiettivo il benessere della nostra comunità. Valuteremo in seguito se sarà il caso di partecipare a un consiglio comunale che già ad oggi, per i numeri messi in campo, si preannuncia come un consiglio comunale “FARSA”, anche perché penso, a prescindere dal colore politico, che nessun altro consigliere comunale, che si voglia definire responsabile, voterà una mozione di sfiducia gli ultimi 7 mesi di mandato elettorale. Penso che il giudizio dell’operato del sindaco Sinatra, degli Assessori e di noi Consiglieri Comunali tutti, spetti e spetterà ai cittadini che andranno legittimamente a votare fra qualche mese. Voglio sottolineare che nulla di personale è legato alle mie dimissioni da Capogruppo che, invece sono solo di natura strettamente politica, perché il mio obiettivo, fino ad oggi è stato sempre quello di dare un contributo sia politico che istituzionale, ispirato al dialogo e al confronto e che ha permesso di assumerci, così come spesso sottolineato, la responsabilità di votare atti amministrativi di primaria importanza per il nostro Ente. Tutto ciò non mi esula comunque dal ringraziare tutti i consiglieri che hanno creduto in me e mi hanno onorato di rappresentare il PD in questo consesso, composto da 13 Consiglieri Comunali su 20, il Gruppo Consiliare più numeroso mai avuto dal mio Partito in questa aula”.