Sindaco Enna: parte Consiglio comunale impegnata da due anni a trovare un modo per suicidarsi politicamente c’è riuscita con il Prg

«Tanto tuonò che piovve, una parte del consiglio comunale è impegnata da due anni per trovare un modo per suicidarsi politicamente e c’è riuscita con il Prg». Sono parole di dura amarezza quelle che dichiara il sindaco Maurizio Dipietro nel commentare il commissariamento, da parte della Regione, al Comune per la mancata approvazione del Prg. Per il capogruppo del Pd, Cappa, il suo gruppo non ha però nessuna colpa: «Da quasi 30 si attende l’adozione ed ora non si può dare colpa a noi. Fissare una data non avrebbe cambiato nulla, non mi sento la responsabilità del commissariamento che tra l’altro non è la prima volta che accade per questa amministrazione. Alcuni tecnici ed ordini professionali hanno evidenziato inoltre delle criticità e si era discusso di apportare dei correttivi dopo l’adozione» e torna a ritenere che in questa fase la mozione di sfiducia al sindaco abbia la priorità.
La visione del sindaco è però del tutto opposta e ci va giù duro.
«Sono profondamente addolorato per l’epilogo della vicenda, che tuttavia era prevedibile viste le numerose diffide dell’assessorato, e trovo estremamente grave il ritardo che ha determinato l’intervento sostitutivo per esclusiva responsabilità dei capigruppo Cappa, Gloria e del rappresentante del M5S, che non hanno proceduto alla calendarizzazione del consiglio sul Prg che verosimilmente avrebbe scongiurato l’intervento sostitutivo» dice Dipietro che critica la scelta sostenendo «poiché ha anteposto all’interesse della collettività la mozione di sfiducia e mi rammarico del fatto che l’insipienza dei capigruppo responsabili del rinvio “sine die” abbia privato l’intero consiglio comunale, e conseguentemente l’intera cittadinanza, della potestà della pianificazione del territorio delegandola ad un funzionario regionale». In conclusione Dipietro anticipa che giovedì, in consiglio comunale, «in occasione della mozione di sfiducia al sindaco e ad una amministrazione che lavora con successo alla soluzione tanti problemi irrisolti, proporrò una mozione di sfiducia ai responsabili di tale scellerato atto».
A prendere parola anche i consiglieri del M5S spiegando che hanno cercato di «eliminare alcune aberranti previsioni contenute nel Piano e di migliorarlo nei limiti del possibile»; un Prg, dicono, «che non tiene conto delle reali necessità della città di Enna e del suo territorio». La loro idea, aggiungono, è diversa da quella dell’amministrazione «nella quale non risulta un’idea chiara e delineata della città e del suo sviluppo futuro». Una dura critica è poi rivolta anche al sistema di trasporto metropolitano «inconcepibilmente previsto come unico sistema di trasporto pubblico alternativo alla gomma e che prevede un tunnel sotterraneo lungo 700 metri su un’area complessa e delicata di notevole valore ambientale». Criticità evidenziate anche sul Parco Urbano mentre la loro proposta era quella di rivisitare il Prg «per renderlo quanto meno attuale e attuabile».