Enna: maxi schermo all’esterno del teatro “Garibaldi” per la mozione di sfiducia

Enna. Cresce l’attesa in vista della discussione della mozione di sfiducia presentata da parte del gruppo consiliare del Pd e dal consigliere Gloria al sindaco Maurizio Dipietro e che sarà portata in aula domani pomeriggio quando si prevede un’ampia partecipazione di cittadini.
Ed è per questo che i gruppi consiliari di maggioranza (Patto per Enna, Amare Enna, Enna Rinasce e Sicilia Futura) hanno formalmente chiesto al presidente del Consiglio, Ezio De Rose, che venga collocato un maxi schermo all’esterno del teatro “Garibaldi” «affinchè tutta la cittadinanza sia al corrente di quanto avviene all’interno della città ed in particolare tra le mura del Civico Consesso» ma anche in ragione «dell’onda mediatica che la mozione di sfiducia ha avuto per quasi otto mesi investendo l’opinione pubblica dell’intera cittadinanza».
Intanto a schierarsi contro tale mozione è il gruppo Amare Enna rappresentato in aula dai consiglieri Francesco Comito e Giusi Firrantello e presente in giunta con Francesco Colianni. I due consiglieri credono che la mozione sia «il risultato di un conflitto interno esclusivamente della Sinistra, un regolamento dei conti al quale ci sentiamo assolutamente estranei». Nel ricordare che la loro formazione politica ha generato, a marzo, la crisi amministrativa evidenziando un disagio rispetto all’azione politica sin lì svolta, Comito e Firrantello hanno auspicato e richiesto un rilancio dell’azione di governo su punti programmatici specifici e prioritari come il rilancio turistico della città, un forte impegno del Comune, attraverso l’Asp, per far attivare il Centro di riabilitazione (ex Ciss), progetti per il collegamento tra le due parti della città, un forte impegno sul mondo dell’artigianato e commercio e un nuovo metodo di lavoro «basato sul confronto, il dialogo e la condivisione dell’azione politica ed amministrativa».
I due consiglieri evidenziano poi d’aver chiesto ed ottenuto «la pari dignità tra centrodestra e centrosinistra» e voluto evitare una fase di commissariamento dannosa per la città. Per tali ragioni non voteranno la sfiducia e concludono dicendo che «nuovi possibili coinvolgimenti di consiglieri comunali del Pd non possono che rafforzare la citata pari dignità politica e d’altro canto invalidano una mozione di sfiducia,