Anna Guillot presenta a Palazzo Manganelli (CT) il tema della reliquia indagato da nove autori contemporanei

La scelta di un gruppo di autori contemporanei operata da Anna Guillot attingendo direttamente dagli artisti ma anche da collezioni private, rende possibile una concentrazione originale di opere su un tema tanto delicato e intenso quale quello della reliquia.
Si tratta di Pier Paolo Calzolari, Antonio Freiles, Francesco Lauretta, Domenico Mennillo, Vettor Pisani, Luciana Rogozinski, Angelo Savelli, Ettore Spalletti e della stessa Guillot. Nomi di artisti eterogenei dal punto di vista generazionale, dei contenuti e della notorietà, alcuni dei quali storicizzati, sono posti accanto a quelli di figure significative, forse meno conosciute. Punta massima, la speciale presenza di James Lee Byars, la cui memorabile performance finale rese lo stesso corpo dell’artista reliquia.
“[…] Un percorso evolutivo o meglio un’alchimia collega l’idea di feticcio a quella di reliquia.
Assimilabile solo per grandi linee alla visione dell’etnologo o dell’antropologo, quella dell’artista vede piuttosto l’oggetto come forma alta e altra del proprio fare, attraverso modalità in grado di tradurre un affinamento dello spirito – e della materia – tale da poter assumere il senso e il valore di reliquia.

Dire ciò è possibile solo a condizione che si guardi all’artista come a uno sciamano-alchimista, come, dunque – ed è il caso degli incommensurabili Lee Byars e Beuys –, ad un generatore di azioni e prodotti in grado di elevare e dilatare superlativamente il proprio significato.
Al di là di ciò che in senso stretto il termine reliquia comunemente indica – la salma o una parte di essa di una persona venerata come santo o beato, e più in generale di una persona famosa –, nell’idea e nel contesto della mostra Relics, reliquia è un qualsiasi oggetto che abbia avuto con gli eletti – gli artisti – una diretta connessione, principalmente in quanto opera da loro realizzata. Tali sono dunque da considerarsi le carte, i libri, le installazioni e gli oggetti vari esposti, che equivalgono alle vesti, agli strumenti del martirio o qualsiasi cosa usata da santi et similia.

“Il tutto è nel frammento”. Così Hans Urs von Balthasar, e altri Padri, con una visione sintetica e non parcellizzata della realtà. Non si tratta di esporre o di avere “un pezzo” del corpo di un santo accanto a noi, ma di avere il santo attraverso quel frammento, la “reliquia”.
E nella disamina di un tale tema non è tanto (o meglio soltanto) la reliquia del santo o dell’artista a sollecitarci, quanto questi ultimi e ciò che essi richiamano e garantiscono (senza neanche sfiorare, nell’idea di Relics, la problematica di un ulteriore divino e più alto ed eventuale, religioso collegamento).
Tale è il punto di vista “romantico contemporaneo” che permea il progetto di questa mostra.
La visione degli autori e dei collezionisti che hanno reso disponibili alcune delle opere esposte.
[…]”.
AG

RELICS
Il tema della reliquia indagato da nove autori contemporanei

PIER PAOLO CALZOLARI, ANTONIO FREILES, ANNA GUILLOT, FRANCESCO LAURETTA, DOMENICO MENNILLO, VETTOR PISANI, LUCIANA ROGOZINSKI, ANGELO SAVELLI, ETTORE SPALLETTI.
Con un’operina di JAMES LEE BYARS

Carte, libri, installazioni, oggetti
da un’idea di Anna Guillot
testi A. Guillot, L. Rogozinski
catalogo KA edizioni

KoobookArchive/Lab_KA
Catania (I), Palazzo Manganelli
Piazza Manganelli 16

Opening 14 ottobre h. 18

dal 14 al 28 ottobre
h. 17/19.30

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