Sabato scorso, accendendo il telefonino e collegandosi su Facebook, la Speciale si è trovata le chat private, che tutti potevano leggere, nella sua bacheca. É come se lei stessa avesse deciso di mettere in pasto ai “leoni” la sua vita sentimentale. L’imbarazzo naturalmente è stato notevole. Chi ha commesso questo gesto conosceva, presumibilmente, la password oppure, cosa ancora più grave, ha commesso quello che in gergo si chiama hackeraggio, introducendosi illegalmente nel sistema informatico con l’obiettivo di “infangare” l’immagine della Speciale. Lei, su Facebook, ha scritto: “Stamattina (sabato) al mio risveglio trovare screen shot di conversazioni fatte su Facebook e su Instagram che mi riguardano, accuratamente create e tagliate per fare apparire una realtà diversa da quella che è, non è stato per nulla piacevole. Conversazioni che appartengono a momenti differenti che altro non sono che chiacchiere tra amici, a volte stupide e ironiche. Ma chiacchiere. Purtroppo- ha continuato Maria Rita Speciale – chi mi ha rubato l’identità su Facebook e su Instagram ha già perso la dignità da tempo ma per cose ben più gravi di quattro chiacchiere. Ora chi vuole continuare a divertirsi che lo faccia pure, ma sappiate che da sei mesi sono in corso indagini per capire chi è riuscito ad ottenere la mia password e si diverte, camuffandosi dietro il mio nome, a scrivere messaggi compromettenti anche alla mia cerchia di amici e amiche. Mi scuso con le persone coinvolte e mi auguro che l’intelligenza dei miei concittadini e delle persone che mi stanno vicine sia di gran lunga superiore alla voglia di fare gossip”. Insomma sarà compito della Polizia cercare di smascherare l’autore del fattaccio. Anche se il danno, purtroppo, è stato fatto.
Francesco Librizzi