Enna. Via Caterina Savoca: altro smottamento per rottura tubo acqua pubblica, a valle la strada rimasta dopo frana del 1° novembre 2015

Enna. Uno smottamento imprevisto ma nessuna ripercussione sull’iniziale progetto, sulle procedure e sui tempi di realizzazione, che restano invariati, sul viale Savoca dove lo scorso giovedì si è registrato un piccolo smottamento sulla zona già franata. Già da oltre un mese i lavori di ricostruzione sono iniziati e in questa fase si sta predisponendo tutto il lavoro necessario per mettere in sicurezza la zona ed iniziare la ricostruzione vera e propria.
A causare lo smottamento è stata la rottura di un tubo dell’acqua pubblica che ha portato a valle quella parte di strada che era rimasta in piedi dopo la frana del 1° novembre 2015. Rispetto all’iniziale allarme che si era diffuso tra i cittadini preoccupati soprattutto per la presenza di abitazioni, evacuate, nella zona della frana, il responsabile della Protezione civile, architetto Vigore, che ha costantemente seguito l’iter di progettazione ed affidamento dei lavori, ha rassicurato sul fatto che la situazione sia sotto controllo. Vigore ha spiegato che a provocare lo smottamento è stata la rottura di un tubo ad alta pressione dell’acqua pubblica e si è subito proceduto a mettere in sicurezza la zona e a riparare il danno.
Tutto ciò, è stato inoltre assicurato, non cambia l’impostazione iniziale data ai lavori di ricostruzione del viale per cui nessun ritardo nella tabella di marcia né aumento di costi come, invece, hanno temuto in un primo momento diversi cittadini.
L’attenzione resta comunque alta per la delicatezza dei lavori ma anche per la situazione che si presenta su tutto il fronte della frana. L’aver, nel tempo, fondato la strada e le abitazioni su terreno con poca consistenza e l’assenza di roccia crea, ma non è una novità, una forte attenzione, da qui l’iniziale fase di messa in sicurezza di tutto il cantiere e della zona per poter poi lavorare in tutta tranquillità e procedere alla fase di ricostruzione che dovrebbe completarsi entro marzo. L’iter verso la ricostruzione è iniziato subito dopo il crollo con la dichiarazione dello stato di calamità da parte del Comune, che ha così accelerato il percorso, e proseguito con lo stanziamento della Presidenza del Consiglio dei ministri che ha affidato al dipartimento di Protezione civile regionale il milione e mezzo necessario a riaprire un’arteria fondamentale per la città di Enna. Oltre alla ricostruzione del tratto di strada crollato sulla Sp 2 il progetto prevede che l’intero viale Savoca, e quindi dalla zona Lombardia fino all’innesto con via Volta, sia messo in sicurezza; si interverrà quindi sulle pendici, la strada sarà totalmente riasfaltata e saranno rimessi a nuovo i sottoservizi lungo la strada.