A Leonforte sono ricominciate le lezione dell’università popolare

Lunedì 6 novembre alle 18 sono riprese le lezioni dell’università popolare, alla Proloco di Leonforte. La presidente Giovanna Maria nel salutare l’uditorio numeroso ha indicato i modi e i temi del nuovo anno accademico: le storie paesane nella Storia del Paese, per non smarrire il patrimonio di conoscenza e tradizione, i temi sociali, le emergenze e le curiosità. La professoressa Maria ha ribadito inoltre lo spirito di condivisione dell’università popolare, che vuole la partecipazione di tutti e aborrisce l’accademismo pedante dei maestri da tastiera. La lezione di lunedì, tenuta dal professore Nigrelli, ha spiegato il perché del 4 Novembre. Il 3 novembre del 1918 cessano le ostilità belliche e il giorno dopo ne viene data la notizia ufficiale. Il professore Nigrelli ha ripercorso le guerre d’indipendenza e si è soffermato sui 110 nomi scolpiti sul monumento ai caduti di Piazza IV Novembre, sui giovani del ’99, sul Milite Ignoto e sullo spirito di nazione nato in trincea. Di Carmelo Stanzù , reduce della Grande Guerra ha raccontato il professore Vanadia: “era mio nonno e quando ricordava i morti da scavalcare per procedere nel fango e sotto le bombe, piangeva. Tornò cieco e trovo ad aspettarlo la fanciulla che gli aveva promesso l’amore”. Storie. L’impegno civico dell’università popolare per questo 2017/18 è stato suggerito da Luigi Buscemi “il cimitero di Leonforte ha un patrimonio monumentale rilevante , ma l’incuria e la superficialità dell’amministrazione e della cittadinanza ne minano il mantenimento” recuperare questo pezzo di storia sarà cura degli universitari. Lunedì prossimo si parlerà di immondizia “perché è incivile gettare il sacchetto in certe ore e non è altrettanto incivile lasciare penzoloni, sul crocco pericoloso per gli occhi del viandante, la busta gocciolante avanzi di lordume vario?” ci si è domandato. Gli aneddoti sulle lapazze irte per asciugare la biancheria e sui delatori redarguiti dai vigili per amore della pace hanno e rallegrato e mosso alla riflessione. Vi aspettiamo lunedì alle 18.

Gabriella Grasso