Enna. Corso professionale: le norme tecniche per le costruzioni

Enna. Nei mesi di ottobre e novembre si è tenuto un corso di aggiornamento professionale dal titolo “Le norme tecniche per le costruzioni”, organizzato dal Collegio dei Geometri e dei Geometri Laureati della Provincia di Enna, con relatori l’ing. Gaetano Di Dio Perna, ex dirigente dell’Ufficio del Genio Civile di Enna, e l’Arch. Concetta Fontanazza, dirigente dell’ Ufficio del Genio Civile di Enna.
Il corso svolto è stato fortemente voluto dal Collegio, presieduto dal geom. Guido Cascio, con lo scopo di fornire agli iscritti gli elementi essenziali per una consapevole conoscenza della reale portata delle vigente normativa tecnica e far capire se, in un contesto normativo decisamente condizionato dalle nuove conoscenze scientifiche in materia di ingegneria sismica, è possibile ritagliare uno spazio all’interno del quale il professionista “geometra” può ancora continuare a svolgere la sua attività.
Il quadro normativo nazionale in materia di ingegneria civile comprende due leggi fondamentali: la Legge n. 1086 del 5 novembre 1971 e la Legge n. 64 del 2 febbraio1974. Entrambe contengono, sostanzialmente, norme di carattere amministrativo, mentre le disposizioni prettamente tecniche vengono emanate per mezzo di specifici decreti ministeriali di attuazione.
Dal 2001 le predette due leggi sono state riunite nel “Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia”, emanato con il DPR 6 giugno 2001 n. 380. Tuttavia il predetto DPR n. 380/2001 è stato recepito dalla Regione Siciliana soltanto nel 2016 per mezzo della Legge regionale n. 16 del 10 agosto 2016.
Durante il corso degli anni sono stati emanati diversi decreti ministeriali in attuazione delle predette leggi tutte conformate all’impiego del metodo di calcolo alle tensioni ammissibili, nonostante la normativa europea, contenuta negli Eurocodici, imponesse l’impiego del metodo di calcolo agli stati limite.
Il momento di svolta si è avuto dopo il crollo della Scuola di S. Giuliano nel Molise, in seguito al quale il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile assumeva l’iniziativa di emanare delle specifiche norme tecniche per mezzo della OPCM n. 3274 del 20 marzo 2003.
Tale procedura, sicuramente non ortodossa, ha avuto il merito di costringere il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ad attivarsi per la emanazione di nuove e specifiche norme tecniche rispondenti ai principi dettati dalla normativa europea.
Vengono così emanate, tramite il D.M. 14 settembre 2005, le prime norme tecniche per le costruzioni che, però, di fatto non trovano mai piena applicazione a seguito dei numerosi rinvii.
Soltanto dopo il terremoto del 2009 verificatosi in Abruzzo ci si è avviati verso la definitiva entrata in vigore ed applicazione delle predette NTC che, però, nel frattempo, hanno visto una nuova versione contenuta nel D.M. 14 gennaio 2008.
Con la Circolare n. 617 del 2 febbraio 2009, contenente le istruzioni per l’applicazione delle “Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni”, si completa il quadro normativo in atto vigente in materia di ingegneria civile.
Il corso, pertanto, ha affrontato i vari argomenti partendo da considerazioni scientifiche tipiche degli studi di ingegneria con lo scopo di illustrare le principali novità introdotte con le NTC, rispetto al quadro normativo precedente, facendo rilevare il nuovo approccio progettuale da adottare a seguito dell’applicazione del metodo di calcolo agli stati limite e fornire gli strumenti necessari ad affrontare una attività di progettazione compatibile con le competenze professionali dei tecnici interessati.
Il corso, dopo un rapido esame del quadro normativo esistente nell’ambito della Ingegneria civile, ha descritto gli aspetti generali delle vigenti norme tecniche per le costruzioni soffermandosi in primo luogo sul percorso da seguire al fine di valutare il livello di sicurezza di una costruzione con particolare riferimento alla contemporanea presenza delle azioni sismiche.
Successivamente, sono stati esaminati i vari materiali da costruzione, descrivendone le principali caratteristiche meccaniche, ed i criteri ed i metodi per effettuare le verifiche degli elementi costruttivi degli organismi strutturali.
Si è passato, quindi, alla descrizione dei criteri per la progettazione dei nuovi edifici in muratura e dei metodi di analisi e di verifica degli edifici esistenti.
Con riferimento a questi ultimi edifici il corso ha descritto le principali tecniche di intervento per il miglioramento delle caratteristiche meccaniche dei vari elementi costituenti l’organismo strutturale.
Particolare attenzione è stata posta all’esame degli “interventi locali” in edifici esistenti per i quali, non essendo necessaria alcuna verifica di resistenza globale (richiesta, invece, per gli interventi di miglioramento e di adeguamento), sono sufficienti semplici considerazioni di ordine tecnico e calcoli improntati a semplicità, sicuramente rientranti nell’ambito delle competenze professionali.
Tra gli “interventi locali” quelli che incidono maggiormente sulla sicurezza dell’intero edificio sono l’apertura e/o la modifica di vani per la realizzazione di porte o finestre per cui a questa tipologia di interventi è stato dedicato più tempo.
Un altro argomento trattato nel corso è stata la verifica dei tamponamenti in muratura realizzati nell’ambito delle costruzioni in cemento armato o in acciaio.
Un rapido sguardo è stato dato alla progettazione geotecnica soffermandosi principalmente sulle problematiche connesse alla progettazione delle opere di sostegno. Un capitolo a parte è stato destinato ad illustrare i criteri principali da adottare nella redazione dei progetti ed a descrivere le caratteristiche peculiari dei vari elaborati costituenti il progetto.
Ha chiuso il corso una vasta disanima delle principali procedure amministrative legate alla normativa sismica scaturenti dalle sopra citate leggi armonizzate con le norme emanate in tal senso dalla Regione Siciliana.

Nino Costanzo