Collegio Geometri Enna, corso: Pregeo 10 e Docfa 4.

Enna. In questi giorni di dicembre si è tenuto un corso di aggiornamento professionale sul “Pregeo” e sul “Docfa 4.04” organizzato dal Collegio dei Geometri e dei Geometri Laureati della Provincia di Enna, con relatori il Geom. Guido Cascio, presidente del Collegio, e il Geom. Filippo Cacciato di Nicosia, referente responsabile del Catasto di Enna.
Il corso svolto ha avuto lo scopo di fornire agli iscritti gli elementi essenziali per una consapevole conoscenza della reale portata delle vigente normativa tecnica ed operativa in materia di “Pregeo 10” e “Docfa 4.04”.
Nella due giorni, sono stati trattati, nel primo, il “ Pregeo 10”: Introduzione alla nuova versione di Pregeo; Normativa Catasto terreni; Evoluzione Catasto terreni; Trattazione fabbricati rurali; Casi pratici di compilazione del Libretto Pregeo; Cenni sul riconfinamento; Cartografia digitale e sua evoluzione.
Nel secondo giorno, è stato trattato il “Docfa 4.04” ovvero: Normativa Catasto fabbricati; Evoluzione Catasto fabbricati; Casi particolari Docfa-10 e procedura per richiesta ruralità; Casi di fabbricati rurali, ex rurali e relative sanzioni; Casi particolari di Docfa in variazione con diminuzione di reddita.
Ha chiuso la due giorni una tavola rotonda con dibattito su una vasta disanima delle principali procedure amministrative legate alle normative catastali scaturenti dalle problematiche legate al territorio nazionale sui fabbricati rurali e non.
Invero, con la nota 10 ottobre 2017, l’Agenzia delle Entrate ha fornito alcuni utili chiarimenti in merito all’attività di accertamento dei fabbricati rurali che risultano ancora censiti al Catasto terreni.
A seguito delle numerose richieste di chiarimento, le Entrate forniscono indicazioni operative circa le segnalazioni trasmesse a riscontro degli avvisi bonari inviati per promuovere la regolarizzazione spontanea.
Ricordiamo – dice il Geom. Filippo Cacciato – che il decreto legge 201/2011 (decreto salva Italia) ha imposto il definitivo accatastamento dei fabbricati rurali al Catasto urbano, al fine di attribuire anche a questa tipologia di immobili la rendita catastale ossia il pagamento dell’IMU. La dichiarazione al Catasto dei fabbricati andava effettuata entro il 30 novembre 2012.
Una nota dell’Uncem (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani), con i chiarimenti giunti dall’Agenzia delle Entrate, ha definito – ricorda il Geom. Guido Cascio – le caratteristiche che gli immobili per i quali sussiste l’obbligo di accatastamento devono possedere, ossia: essere dotati di autonomia funzionale e reddituale; non essere ancora censiti al Catasto Edilizio Urbano.
Gli immobili che non rientrano nell’obbligo di dichiarazione sono invece: fabbricati o loro porzioni in corso di costruzione o di definizione; costruzioni inidonee ad utilizzazioni produttive di reddito, a causa dell’accentuato livello di degrado (collabenti); lastrici solari e aree urbane; manufatti con superficie coperta inferiore a 8 metri quadrati; serre adibite alla coltivazione e protezione delle piante sul suolo naturale; vasche per l’acquacoltura o di accumulo per l’irrigazione dei terreni; manufatti isolati privi di copertura; tettoie, porcili, pollai, casotti, concimaie, pozzi e simili, di altezza utile inferiore a 1,80 metri, purchè di volumetria inferiore a 150 metri cubi; manufatti precari, privi di fondazione, non stabilmente infissi al suolo; fabbricati diruti (ruderi).

Nino Costanzo

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