Ora, quasi per un desiderio di riscatto da parte di quanti materialmente furono esecutori della demolizione della cappella e costruttori dei primi palazzi della nuova urbanizzazione degli anni ’60 appunto, il comitato ha voluto concretamente dare una forma plastica a quella chiesetta da cui il santo era stato portato via per fare spazio a nuove costruzioni progettando un’edicola aperta da tutti e quattro i lati, ma ben coperta e decorata, per restituirgli la dignità di quella cappella dalla quale era stato sottratto.
L’edicola sorgerà nei pressi della zona “Cantiere”, di fronte al plesso scolastico di “Villanova” e su un terreno di proprietà della parrocchia Immacolata Concezione; ieri 7 gennaio 2018, il Vescovo Mons. Rosario Gisana ha inaugurato i lavori e finalmente quel “debito” morale e spirituale nei confronti di San Calogero sta per essere estinto al fine di consegnare alle nuove generazioni l’immagine del santo guaritore assieme alla testimonianza, soprattutto, di un popolo fedele a Dio e ai suoi eletti intercessori, nonostante le diverse vicissitudini sociali.
Giuseppe Innuso