Seguiva una nostra nuova richiesta di convocazione in data 06/12/2017 che, secondo quanto stabilisce il regolamento, obbliga il Presidente del Consiglio a convocare l’adunanza del civico consesso entro e non oltre venti giorni.
Nel dettaglio – scrivono i firmatari – ancora aspettano di essere trattati i seguenti punti all’ordine del giorno:
– Chiarimenti in merito alla realizzazione dell’impianto a biomassa in C/da Criscinà (SS 121)
– Mozione di revoca della delibera CC n.67/2016 riguardante l’alienazione di suolo pubblico dove ha sede una rivendita di tabacchi (Largo della Regione)
– ODG Dichiarazione dello stato di calamità naturale provocato dalla persistente siccità. Richiesta all’ispettorato provinciale dell’Agricoltura di effettuare urgenti e straordinari sopralluoghi per l’accertamento della situazione di emergenza. Richiesta alla giunta di chiedere la concessione di aiuti economici da quantificare, per i danni subiti dalle aziende agricole. Sgravare al contempo le aziende agricole da imposte e tributi di competenza comunale.
Risulta evidente all’occhio di chi osserva, l’imbarazzo di chi non sa dare o non vuole dare spiegazioni giustificabili, temporeggiare nella speranza che il vento cambi direzione e cancelli la memoria.
È chiaro ed evidente che si vuole continuare ad insabbiare punti rilevanti per l’interesse della nostra comunità. Dopo la nostra richiesta di nuova convocazione – conclude la diffida – al Presidente del Consiglio, a cui sono seguiti vani propositi di disponibilità, ci vediamo costretti a chiedere l’intervento del Prefetto di Enna, che in ottemperanza a quanto stabilisce la legge procederà, se lo riterrà opportuno, alla convocazione del consiglio comunale straordinario urgente. Abbiamo fatto ricorso agli organi di competenza e continueremo a farlo”.
Agostino Vitale