Rifiuti: contrade non servite da servizio porta a porta vengono ricomprese nel perimetro urbano e perdonoriduzione del 60%

Ci pervengono sempre maggiori lamentele di cittadini di Enna circa i costi del servizio rifiuti. Era inevitabile che la pletora di assunzioni effettuate dall’EcoEnnaServizi con un contratto più costoso del 40% rispetto al contratto enti locali avrebbe presto o tardi portato alle lamentele dei cittadini che sono coloro che debbono, con i propri versamenti delle bollette, reggere questo carrozzone figlio della politica scellerata dell’ATO Ennaeuno e che nessuno ha il coraggio di ridimensionare. Andiamo con ordine, intorno al 2000, vi erano addetti al servizio dei rifiuti per un numero di 40+1, oggi ve ne sono 72, il costo per i cittadini era di 2,5 miliardi di lire con la compartecipazione del 56% da parte del comune, quindi, un costo prossimo a 4 miliardi. Oggi i costi sono in rapporto euro/lira raddoppiati ed i cittadini dovranno, nel futuro, pagare bollette sempre più care, vista la diminuzione della popolazione. Come se non bastasse le aree servite sono state ampliate sulla carta, sembra, senza un reale servizio facendo sì che venissero eliminate le riduzioni delle tariffe per le case distanti dai punti di raccolta rifiuti. Piccoli espedienti per poter fare cassa a danno dei cittadini che non serviti dal servizio porta a porta fruivano degli sconti fino al 60%. Sembra, fra l’altro che stiano pervenendo ai cittadini le richieste dei pagamenti dell’ultima rata del 2012, e che certamente comporterà un doppio pagamento per quegli utenti che non riusciranno a dimostrare l’avvenuto versamento, magari perché non trovano la ricevuta. Certo noi non siamo per l’elusione o l’evasione ma come associazione dei consumatori pretendiamo efficienza da parte della macchina burocratica e rispetto delle leggi e regolamenti che impongono agevolazioni per le utenze non servite dal servizio porta a porta. Compito della parte politica-amministrativa è quella di vigilare nel doppio interesse dell’efficienza-efficacia-economicità del servizio e del giusto pagamento. Equilibro non realizzato ad Enna, basti pensare che l’ARO di Sciacca comune di 41.000 abitanti con oltre 10.000 famiglie ha 46 addetti in sintonia con il rapporto nazionale ed europeo di un addetto ogni 1000 abitanti. In provincia ed ad Enna il rapporto è di 1/400. Ad Enna la spesa ammonta a 6 milioni (12 miliardi di vecchie lire) per un anno a Sciacca il bando per 7 (sette) anni prevede una spesa di 24 milioni. L’associazione vigilerà, nell’interesse dei cittadini consumatori, affinché vi sia efficienza-efficacia-economicità e, soprattutto, rispetto delle leggi.

Pippo Bruno delegato provinciale Assoconsumatori – Asso-Consum