Sindaco Calascibetta: ma la sicurezza delle falde acquifere?

Grazie alla denuncia di Riunire Calascibetta ripulito il campo sportivo, ma la sicurezza delle falde acquifere?

Venerdì 16 u.s. siamo tornati a Pianolonguillo.

  • Il portone d’ingresso è ancora spalancato.
  • Il palo dell’illuminazione piegato su un albero è stato tagliato, ristabilendo almeno la sicurezza per i cittadini.

Diamo uno sguardo all’interno. Non tutto è scomparso.

  • “Quasi tutti i mezzi” per la raccolta dei rifiuti sono stati tolti, perché, come scrive l’U.T.C. di Calascibetta, è rimasto un autocompattatore di proprietà di EnnaEuno.

Non bidoni, ma quello che è più importante, è scomparsa ogni traccia di spazzatura.

Quanto sopra sono le puntualizzazioni alla precedente news del gruppo politico di “Riunire Calascibetta” che si avvale di questo “giornaletto di provincia” come dichiara in modo “scherzoso (è appena finito il carnevale, ed ogni scherzo vale)” il primo cittadino, per raccontare anche le “malefatte” della Sua sindacatura.

Con l’articolo del 2 febbraio 2018 “Possibile inquinamento delle falde acquifere”, era stato denunciato all’opinione pubblica lo stato di abbandono dell’impianto sportivo di Calascibetta, sia per le finalità della struttura sia per i rischi che eventuale percolato (presenza di rifiuti nei bidoni e nei mezzi della raccolta) avrebbe potuto creare nelle falde acquifere.

Risulta che il sindaco di Calascibetta, Piero Capizzi, abbia preso male la pubblicazione dell’articolo e si sia sfogato in un suo intervento su Facebook usando toni non adeguati alla sua funzione, mettendo in campo termini come ‘falliti’, ‘nanetti, e non solo metaforicamente’.  Nel post su Facebook ha voluto pure insegnare come fare i pubblicisti, (n.d.r.: poveretto: noi lo perdoniamo, si può perdere ogni tanto il lume…, specialmente quando si è incazzati! logicamente come uomo e non come sindaco!).

Di fatto il Movimento Riunire Calascibetta ha ottenuto con l’articolo il risultato voluto. Quasi tutti i mezzi non ci sono più, il campo sportivo ripulito dalla spazzatura, l’area sportiva ritorna ad essere confacente alla sua finalità (n.d.r.: bravo Sindaco, ha fatto il Suo dovere!).

L’Ufficio tecnico del Comune di Calascibetta, su incarico del sindaco, in data 6 febbraio 2018, ha effettuato un sopralluogo insieme con il comandante della Polizia Municipale (ci chiediamo se abbia accertato –quest’ultima –  il perdurare della residenza dell’illustre concittadino on. Vittorio Sgarbi, che proprio oggi dice di dimettersi da Assessore regionale se sarà nominato Ministro – n.d.r.: e chi non lo farebbe a posto Suo!, inoltre, ma il 4 marzo lo vedremo recarsi presso le xibetane urne per esercitare il diritto di voto?, pare che per le ultime elezioni regionali lo abbia dimenticato) che ha ordinato l’immediato sgombero dei mezzi. Nella sua relazione afferma che non ci sono rischi per le falde acquifere, perché gli automezzi, al momento del sopralluogo non erano pieni di spazzatura, ma evidenzia che per escludere ogni ipotesi di danno all’ambiente e alle falde acquifere occorrerebbe l’intervento dell’ARPA (Agenzia Regionale Protezione Ambiente), i cui costi non sono sostenibili in atto per mancanza di fondi, siamo nell’ordine di centinaia di euro.

Intanto – afferma Tonino Messina di Riunire Calascibetta – prendiamo atto della relazione dell’Ufficio Tecnico comunale e siamo felici delle sue constatazioni. Ma quanto alle conclusioni, seppure ci confortano, ci lasciano perplessi. Un sindaco, che lo ha fatto e lo sa fare avrebbe dovuto disporre il controllo dello stato delle falde acquifere di Pianolonguillo tramite l’ARPA. Ci risulta che l’acqua viene prelevata dagli allevatori e finisca pure a Cacchiamo, credo che la serenità dei cittadini valga la spesa di qualche centinaio di euro.

Due cose vogliamo evidenziare:

1) L’altezza del sindaco dovrebbe aiutarlo a vedere meglio quanto succede nel paese se non fosse impegnato a tenere la testa china sulla scrivania per conferire incarichi professionali a familiari ed affini, non amici, di componenti la maggioranza. Ma lui abita nel comune capoluogo.

2) I cittadini chiedono di conoscere l’esito della sua minaccia riportata nel post di Facebook di invio degli atti alla Magistratura”.

Il movimento Riunire Calascibetta presenterà un punto all’ordine del giorno nel prossimo Consiglio comunale per fare ulteriore chiarezza, sempre nell’interesse della collettiva.

n.d.r.: Sindaco invece di trastullarti tramite Facebook e lamentarti che non sei stato interpellato, ma ci hai mai degnato? Noi siamo sempre qui pronti a potere essere smentiti (da giornalisti o pubblicisti -come da tua stupida precisazione- ci auguriamo essere sempre smentiti, in tal modo le “cose dovrebbero essere perfette e funzionanti”).