Università popolare: Il Re a Leonforte

Leonforte. Lunedì sera si è tenuta la prima lezione dell’università popolare dopo la lunga vacanza pasquale.
Il tema della lezione, tenuta dalla professoressa Maria, è stato il terzo principe di Leonforte: Nicolò Placido junior, intimamente legato ai Savoia di cui molto si è detto prima della pausa primaverile. Unico e ultimo maschio dei Branciforti del ramo Raccuia-Leonforte, Nicolò Placido, ebbe tutti i domini dei Branciforti legati alla primo genitura maschile, a cui aggiunse i possedimenti ereditati, nel 1704 da Caterina Carafa, diventando dunque signore di: Barrafranca , Butera, Leonforte, Mazzarino, militello, Pietraperzia, Raccuia e Santa Lucia. Amministrò per circa 31 anni avvalendosi di figure innovative dell’amministrazione territoriale: sindaci e consiglio civico, composto da nobili, ecclesiastici e civili. Unitosi in matrimonio a Caterina Ventimiglia Pignatelli da Gerci sviluppò la già innata superbia e il gusto dell’apparire. Non ebbe figli maschi, le sue cinque figlie vennero però educate a essere insuperabili protagoniste di ogni evento mondano, assicurandosi così a buon partito. Perfetti rappresentanti dello spagnolismo barocco, i coniugi Branciforti davano mostra di ricchezze e eleganza soprattutto nelle uscite palermitane. Nicolò Placido, in virtù del suo essere principe di Butera che era primo titolo del Regno e capo del braccio baronale, presiedeva il Parlamento e anche per questo ebbe il posto d’onore nel corteo riservato alla nobiltà siciliana, in occasione dell’incoronazione di Vittorio Amedeo II di Savoia a Re di Sicilia, titolo che qualche anno dopo avrebbe barattato con la Sardegna, spianando la strada al ritorno nella nostra isola della Spagna . Nel 1714 il Re, per quanto fin’ora detto, decise di visitare Leonforte. Il Mazzola riprendendo il racconto dell’evento dallo scritto del dott. Paolo Testa riporta quanto accadde: archi di trionfo dalla Bozzetta a Porta Palermo, colpi di cannone, sfilate di magnifiche livree, banchetti e passeggiate “scostumate” lungo il corso principale “Si videro passeggiare nel nostro corso principale le damigelle della Regina, di nazione Savoiarda, di bellezze incantevoli, con capelli biondi accomodati alla francese” da Gli Otto Principi di Leonforte di Giovanna Maria.

Gabriella Grasso