Nel corso degli interventi (Paolo Colianni, Cateno De Luca, Giuseppe Reina, Roberto Di Mauro, Antonio Ferro, Paolo Reale, Innocenzo Leontini, Gaetano Armao, Antonio Scavone ) è stato delineato il profilo programmatico e organizzativo di un “Movimento per la Sicilia” che propone al confronto politico la indilazionabile necessità che per l’Isola intanto si ottenga, dallo Stato e dall’Unione Europea:
– un sistema di fiscalità speciale;
– un piano straordinario di infrastrutture materiali e tecnologiche;
– l’autonoma gestione delle risorse ambientali e produttive.
Il Movimento redigerà un’idea di Costituzione e proporrà l’indizione di un referendum così come avvenuto in Scozia e Catalogna e prossimamente in Lombardia e Veneto. Nell’immediato proporrà all’ARS una legge speciale per il turismo e una riforma delle province che preveda il decentramento di consistenti competenze regionali e che restituisca ai cittadini la facoltà di tornare ad eleggere i propri rappresentanti, abbattendo i costi della politica.
Il Movimento valutera’ le alleanze non secondo la distinzione destra/sinistra che ritiene inadeguata, ma secondo la coerenza con il proprio programma.