Leonforte: intervista al sindaco Francesco Sinatra

Leonforte. Continua il percorso di conoscenza dei candidati a sindaco per le amministrative del 10 giugno.

Al sindaco uscente, candidato per le prossime amministrative, spetta l’onore e l’onere di dare risposte agli appunti (accuse) che i competitor hanno mosso.

 

-Candidato o candidabile? E qualora candidato con il simbolo del PD?

Candidato in coerenza ad un percorso democratico, di cui ho sempre tenuto alti i valori del libero confronto e del pluralismo, unitamente a tutti coloro con i quali negli ultimi 3 anni abbiamo portato avanti un progetto amministrativo e politico. Il Pd sta attraversando un momento di chiarezza al proprio interno, ragion per cui il simbolo rappresenta già un problema poterlo avere.

 

-Gli altri candidati hanno denunciato lo scarso utilizzo dei fondi comunitari, promettendo alla comunità di agire diversamente, creando se sarà necessario, team appositi. Quali, se così è, sono state le difficoltà che vi hanno impedito di utilizzare questi fondi?

Il risanamento economico che abbiamo dovuto attuare per uscire dalla gogna di “Ente strutturalmente deficitario” in cui il comune era piombato nel 2012, attraverso la soluzione del piano di riequilibrio, ci ha permesso già di ottenere diversi finanziamenti esterni europei e nazionali quali riqualificazione di piazze, la messa in sicurezza delle pendici, la partecipazione al bando per l’efficientamentamento energetico, la bonifica delle 2 discariche, le strade rurali del PSR, la palestra Liardo, diverse azioni nei servizi sociali, ecc… non è mancato per l’A.C. di partecipare ai bandi anche se lo abbiamo fatto in assoluta economia, ma per i ritardi che riguardano la programmazione regionale dell’agenda 2014-20.

 

-Gli altri candidati hanno espresso il bisogno di accedere agli atti  per pianificare le urgenze. Ci dica lei quali sono le reali condizioni e quali sono le urgenze  realmente concretizzabili  per Leonforte?

Forse non c’è una buona conoscenza della normativa sulla trasparenza nelle pubbliche amministrazione, la pubblicazione on line per il periodo previsto dalla legge consente a chiunque di visionare gli atti, inoltre per lo stesso principio qualsiasi cittadino può richiedere di visionare tutti i documenti dell’Ente anche dopo che è scaduto il termine di pubblicazione rivolgendosi agli uffici preposti.

Le necessità più impellenti sono relative al rilancio di uno sviluppo economico attraverso il turismo organolettico che in questi anni abbiamo cercato di avviare e migliorare attraverso la collaborazione pubblico privato ad esempio con il consorzio della Pesca e la valorizzazione dei siti storici ed architettonici della zona gran fonte ripulendo e riportando alla luce dei siti storici importanti.

 

-Se, come  pare, ci fossero più liste di area centro/sinistra il rischio di dispersione dei voti sarebbe alto e ancora più alta sarebbe, data l’attuale legge elettorale, l’ipotesi di non avere alcuna rappresentanza in Consiglio. Non avverte, da uomo di sinistra, la responsabilità di una così grave possibilità?

Non credo che si possa addebitare a me tale responsabilità, ma a chi doveva fare da collante tra le varie anime del partito, così come auspicato da tutti nell’assemblea programmatica che si è tenuta al Cinevolution nel maggio del 2016 alla presenza dei vertici provinciali e nazionali. Ho storia democratica e continuo ad essere un democratico.

 

-Cosa ne sarà dell’area della Fontana del 2000?

Verrà messa in sicurezza con lo smontaggio di ciò che doveva essere una fontana, sarà pavimentata con il giusto materiale (autobloccanti) in grado di sostenere i pesi e l’esposizione alle intemperie di un luogo all’aperto, abbellita con qualche aiuola e sarà dotata di giochi per bambini.

 

-Manterrete la ZTL così com’è?

La ZTL è stata ampiamente ridotta nei periodi e orari per agevolare le attività commerciali e rendere possibile il passaggio o le attività dei bar a partire dalla sera(20:00) al contrario di come erta prima che durava tutto l’anno e iniziava di pomeriggio, la nostra idea è quella che la ZTL va vissuta dalla città su imput degli stessi operatori commerciali.

 

-Il paese mormora di incarichi a  professionisti esterni, a fine mandato. Prassi discutibile o necessità impellente?

Gli unici incarichi esterni che abbiamo dato riguardano la difesa dell’ospedale e la difesa per la procedura di infrazione della discarica Tumminella che sarebbe costata al comune in caso di soccombenza quasi un milione di euro. Il mese scorso abbiamo conferito un incarico esterno, di poca entità  e con parcella ben al di sotto dei minimi tariffari, suggerito dalla stessa avvocatura comunale con una relazione che ne dichiarava l’impossibilità ad assumere il contenzioso in questione, poichè allo stato attuale è troppo gravata dai procedimenti in corso.

 

-Quale patrimonio lascia ai leonfortesi?

Un risanamento economico giunto a buon punto, un buon parco progetti che ha arricchito il piano triennale delle opere pubbliche, numerosi finanziamenti di opere pubbliche e sociali che saranno appaltati nei prossimi mesi, un rilancio della cultura con il premio Città di Leonforte, e una situazione viaria migliore con gli asfalti che sono stati fatti a carico di ha fatto i lavori dei sotto servizi urbani, e altro ancora che sarà ripreso in continuità e con altre nuove idee e progetti, nel programma elettorale che presenteremo a breve. Abbiamo soprattutto dato risposte con un nuovo modo di affrontare le problematiche in economia che hanno richiesto certamente più tempo sfatando il detto che “perché non ci sono i soldi cose non se ne fanno”, non abbiamo avuto soldi ma tempo da spendere e speriamo di averne tanto altro.

 

P.S.

Una domanda ancora: a inizio mandato la vice sindaca Maria si impegnò a dedicare una pubblica via a Elisa Valenti, vittima di mafia. Perché non si è ancora fatto?

La commissione toponomastica non ha potuto dedicare una via in quanto già esiste un via denominata Valenti e la normativa non permette similitudini nel nominare le vie urbane, anzi invita ad eliminare quelle già presenti.

Abbiamo proposto ad un istituto didattico di denominare un asilo col nome di Elisa Valenti, ma il consiglio d’istituto ha ritenuto opportuno fare scelte di nomi tradizionalmente più alla portata dei bambini ed ai luoghi in cui si trovano.

 

Gabriella Grasso