Acqua. On.Pagana (M5S): stop a privati a Enna, attivare iter per gestione pubblica

Disagi ed erogazione dell’acqua a ‘singhiozzo’, interruzioni continue e tariffe fra le più care d’Italia. E’ l’istantanea sulla gestione del servizio idrico a Enna scattata dalla deputata regionale del M5S Elena Pagana, che ha presentato un’interpellanza urgente all’Ars per chiedere al Governo di dare attuazione alla legge regionale del 2015 di riforma degli Ato Idrici, istituendo le commissioni tecniche, previste dall’articolo 12 della legge in materia di servizio idrico.
La norma, infatti, assegna a questi organismi – presieduti dai commissari degli ATO idrici in liquidazione e composti da tre sindaci dei comuni appartenenti all’ambito territoriale ottimale, da un rappresentante delle organizzazioni dei lavoratori, da un rappresentante dei comitati cittadini per l’acqua pubblica e da un funzionario del dipartimento Acque e rifiuti – compiti ispettivi e sanzionatori in caso di inadempimenti contrattuali da parte dei soggetti che gestiscono il servizio idrico nella Provincia. A Enna, da 14 anni, il servizio idrico è affidato a privati.
“Nel 2004 – dice Pagana – la gestione della servizio idrico nella provincia di Enna è stata affidata alla società Acqua Enna, eppure nell’intera Provincia i cittadini sono costretti a subire disagi, nonostante paghino un servizio fra i più cari d’Italia. Chiediamo al presidente della Regione di emanare il decreto che istituisca le commissioni tecniche e i relativi componenti”.
“Attuare la legge regionale del 2015 – conclude Pagana – equivale a compiere il primo passo per tornare a una gestione pubblica dell’acqua nella provincia di Enna. Fermare la privatizzazione del servizio si può e per questo chiediamo l’avvio dell’iter alla Regione”.