La norma, infatti, assegna a questi organismi – presieduti dai commissari degli ATO idrici in liquidazione e composti da tre sindaci dei comuni appartenenti all’ambito territoriale ottimale, da un rappresentante delle organizzazioni dei lavoratori, da un rappresentante dei comitati cittadini per l’acqua pubblica e da un funzionario del dipartimento Acque e rifiuti – compiti ispettivi e sanzionatori in caso di inadempimenti contrattuali da parte dei soggetti che gestiscono il servizio idrico nella Provincia. A Enna, da 14 anni, il servizio idrico è affidato a privati.
“Nel 2004 – dice Pagana – la gestione della servizio idrico nella provincia di Enna è stata affidata alla società Acqua Enna, eppure nell’intera Provincia i cittadini sono costretti a subire disagi, nonostante paghino un servizio fra i più cari d’Italia. Chiediamo al presidente della Regione di emanare il decreto che istituisca le commissioni tecniche e i relativi componenti”.
“Attuare la legge regionale del 2015 – conclude Pagana – equivale a compiere il primo passo per tornare a una gestione pubblica dell’acqua nella provincia di Enna. Fermare la privatizzazione del servizio si può e per questo chiediamo l’avvio dell’iter alla Regione”.