Enna: per la discarica di Cozzo Vuturo in attesa di apertura, si spettano i soldi dei comuni

Enna. I comuni interessati alla riapertura della discarica di Cozzo Vuturo, in tutto sono 19, incominciano a versare le loro quote mensili e se si raggiungono le 400 mila euro è possibile attivare tutto quello che è necessario per poter riprendere le attività nella vasca B1 della discarica di Cozzo Vuturo con la conseguenza di diminuire le spese di trasferimento dei rifiuti solidi urbani in altre discariche fuori provincia. Il CdA della nuova società SRR, presieduta da Armando Glorioso, sindaco di Nissoria, dopo avere stabilito, anche se in via provvisoria perché si aspetta l’approvazione della Regione, il prezzo a tonnellata dei rifiuti intorno alle 102 euro, ora si può iniziare a pensare alla ripresa delle attività nella discarica che si presenta più efficiente rispetto al passato senza contare che a breve potrebbe essere utilizzata la vasca B2 che contiene macchinari più efficienti. Ci sono dunque le condizioni perché la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti in provincia di Enna possa trovare la giusta gestione. La SRR sta cercando di sistemare tutte le situazioni, mancano all’appello Nicosia, Valguarnera e Villarosa, c’è da operare per il ricollocamento del personale, ci sono da completare i cantieri di Cerami e Villarosa e si svuole spingere l’Ato Rifiuti all’esodo dei lavoratori con licenziamento in modo che gli stessi possa ricevere dall’Inps provinciale l’indennità di disoccupazione in attesa che la Srr li riporti nel suo organico e ci sono anche quei lavoratori, circa una trentina, che hanno la possibilità di entrare in prepensionamento. Armando Glorioso ha suggerito ai sindacati di sottoscrivere immediatamente un accordo per fare avere loro subito una indennità di disoccupazione, in particolare per i 22 che dovranno sostituire i prepensionati, operazione che potrebbe richiedere qualche settimana in più. Ovviamente tutto questo lo si vuole risolvere al più presto perché si vuole mettere ordine nel sistema rifiuti in provincia di Enna. Certo ancora c’è da risolvere la ripresa delle attività nell’impianto di compostaggio di Dittaino, che abbisogna di tanti ammodernamenti visto che allo stato attuale è parecchio degradato, e l’inizio delle attività di selezione dei rifiuti dell’impianto di Gagliano, che non è mai entrato in funzione e che potrebbe servire nella selezione ben 2500 famiglie di Gagliano e Agira, ai quali si potrebbe aggiungere anche Troina.