Troina, si vota per scegliere il sindaco tra Maria Fascetto Sivillo e Fabio Venezia

Domenica sera sapremo chi dei due candidati alla carica di sindaco guiderà il comune di Troina nei prossimi 5 anni. Tutti e due i candidati, Maria Sivillo Fascetto di “Troina in movimento” e Sebastiano Venezia di “Troina bene comune”, hanno illustrato nel corso della campagna elettorale, fatta di incontri con gli elettori e comizi, i loro rispettivi programmi sui quali hanno chiesto il consenso dei cittadini. Sulla bontà dei loro programmi non possiamo giudicare in via pregiudiziale.

Bisogna metterli alla prova. Occorre vedere come il programma del sindaco, che sarà eletto, verrà attuato e valutarne l’impatto che avrà sul contesto sociale ed economico del paese. Non è un contesto sociale ed economico, quello di Troina, che si possa definire tutto rose e fiori. La sua economia è in affanno. Riduzione del numero di abitanti, emigrazione giovanile, forte caduta della fecondità e allungamento della vita media hanno modificato profondamente la sua struttura demografica nel corso degli ultimi decenni.

Fabio Venezia

Oggi si ritrova con una popolazione di 9.164 abitanti regolarmente iscritti nei registri dell’anagrafe, ma in il numero dei residenti effettivi è di gran lunga inferiore perché molti emigrati definitivi, pur lavorando e vivendo altrove, ne hanno conservato l’iscrizione. Gli ultra sessantacinquenni sono il 25% dell’intera popolazione. Gli iscritti negli elenchi del centro per l’impiego sono 2.500 disoccupati. Sono dati che non possono essere ignorati. Solo quella parte della popolazione che va sotto il nome di piccola borghesia amministrativa, che si compiace del suo stato di agiatezza, è sorda ai segnali di allarme che questi dati lanciano. E cerca di esorcizzarli con un certo fastidio per autoassolversi dicendo che anche gli altri comuni hanno disoccupati e emigrazione giovanile. E’ confortante constare che ci sono alcuni giovani più avvertiti che stanno maturando un’apprezzabile consapevolezza di questo stato di cose e cercano di porvi rimedio. Un gruppo di questi giovani è Troina Lab, nato da un’intuizione del giovane Giovanni Ruberto, che si pone l’obiettivo di diffondere la cultura d’impresa tra i giovani e di agevolare la nascita di imprese giovanili ancorate al territorio.

Maria Fascetto Sivillo

Ci sono però comuni che sono riusciti ad intervenire su queste variabili di rottura invertendone la direzione in senso positivo. Chi sarà eletto sindaco troverà sul suo tavolo un’altra questione da affrontare, che nel corso degli ultimi decenni è diventata sempre più complessa e di non facile soluzione. La forte espansione urbana, in controtendenza rispetto al declino demografico, ha condotto ad una situazione nella quale il comune di Troina si ritrova con un immenso patrimonio edilizio in grado di accogliere 22.000 abitanti a fronte di una popolazione di 9.164 abitanti. Non sono solo nel centro storico le case vuote e disabitate. Anche nelle nuove zone di espansione del centro urbano ci sono case vuote e disabitate. Cosa fare di questo immenso patrimonio edilizio inutilizzato? Ci sono altri dossier che si troverà sul tavolo l’amministrazione che uscirà dal voto di domenica. Non è il caso di passarli in rassegna perché sono ben noti agli elettori troinesi. Scriverne inoltre richiederebbe un saggio piuttosto che un breve articolo di giornale on line. Sulla capacità di affrontare tutti questi dossier e sulle altre questioni, valuteremo il sindaco o la sindaca che verrà eletto o eletta, convinti come siamo che, come amava ripetere Vittorio Fiore, uno dei sindaci migliori che Troina abbia avuto finora (l’altro è Franco Amata), “Asfaltar no es gubernar”.

Silvano Privitera