Rapina e furti a Piazza Armerina, tre rumeni a giudizio immediato

Tre rumeni che sono stati protagonisti di rapina e furti a Piazza Armerina sono stati dalla Procura di Enna rinviati a giudizio immediato. I tre rumeni furono arrestati dalla polizia nell’operazione Sfântul Gheorghe, ai primi di gennaio e si tratta di Miklos Laszlo, 38 anni, Vasile Ghidu, 29 anni, e Teodor Natanael Nica, 26 anni. Il processo ai tre si svolgerà dal prossimo 23 ottobre dinanzi al Tribunale collegiale di Enna, a mano che gli avvocati difensori Sinuhe Curcuraci, Luigi Spinello e Rosanna Spadavecchia, non presentino istanza di giudizio abbreviato. E’ stato il sostituto procuratore Domenico Cattano a coordinare l’inchiesta. I tre rumeni furono arrestati mentre si trovavano nella casa di un’anziana commerciante. Al rientro con il marito i tre rapinatori sono entrati in azione, ma il tempestivo intervento degli agenti ha consentito di arrestarli in flagranza. Gli agenti avevano sistemato delle cimici nella macchina di Laszlo per cui avevano ascoltato le conversazioni ed i progetti su rapine da effettuare e così l’operazione è andata in porto con l’arresto dei tre rumeni che avevano progettato di rapinare la coppia di commercianti la sera quando tornavano con l’incasso della giornata e se era necessario avrebbero usato violenza nei confronti dei due. Nella macchina gli agenti hanno trovato attrezzi idonei allo scasso, pezzi di grondaie di rame, passamontagna realizzati con maniche di maglioni, una pistola giocattolo, cacciaviti, dischi per flex, guanti, seghe e refurtiva varia, capi di abbigliamento, benzina e attrezzi agricoli. Le grondaie risultavano rubate di recente e subito dopo c’è stata la perquisizione nelle abitazioni dei tre dove sono stati rinvenuti diversi quadri, alcune statuette in argento, coppe e altri beni in argento e rame, rappresentando parte della refurtiva che era stata rubata nella notte di Capodanno in un’altra villetta di Piazza Armerina.

Lazslo Miklos

Ghidu Vasile

Nicu Teodor Natanael

 

 

 

 

 



Guarda il video
https://youtube.com/watch?v=r_KdtoKt_TQ

news precedente:
Nelle prime ore della mattina del 03 Gennaio, dall’insieme di alcune conversazioni ambientali registrate all’interno dell’autovettura in uso al cittadino rumeno LASZLO Miklos, si aveva contezza che il predetto, unitamente ai complici GHIDU Vasile e NICA Teodor Natanael si stava prodigando per consumare una nuova grave azione criminosa in danno di una coppia di signori anziani.

Da alcuni dettagli forniti dagli indagati, riguardo all’età della persona da colpire (indicata in maniera dispregiativa come la “vecchia”), nonché dalla zona in cui i tre malviventi stavano eseguendo il sopralluogo per individuare la “vittima”, ovvero presso la sua attività commerciale ubicata in centro, si ricostruiva che il gruppo di malfattori intendevano rapinare, un’anziana donna ed il marito ultra ottantenne, presso la loro azienda agricola, ubicata in agro di Piazza Armerina, al loro rientro dal lavoro.

I tre rumeni intendevano consumare il “colpo” nel momento in cui la donna sarebbe giunta nella sua abitazione. A questo punto le varie unità operative della Polizia di Stato dislocate sul territorio si ponevano all’inseguimento a distanza del veicolo monitorato per intervenire nella fase che sarebbe stata ritenuta più opportuna, per interrompere l’azione ancora prima che i malviventi potessero raggiungere i due anziani e quindi evitare a questi ultimi pericolose conseguenze. Tale concreto pericolo, infatti, risultava deducibile dalla protervia criminale manifestata dai tre rumeni i quali, nelle ore immediatamente precedenti, prevedendo persino di poterne acquisire illecitamente l’incasso giornaliero – non disdegnando l’idea di colpire gli anziani con dei corpi contundenti, per stordirli, accettando l’eventualità di ferirli gravemente – definivano i dettagli dell’azione preparando una pistola, nonché prelevando dalle abitazioni dei passamontagna, strumenti che effettivamente sarebbero stati poi rinvenuti e sequestrati dai poliziotti all’atto del loro arresto.

Nel primo pomeriggio dello stesso giorno, i poliziotti della Squadra Mobile e del Commissariato, nonostante le difficoltà operative riscontrate avuto riguardo alla vastità dell’area rurale in cui il veicolo in uso al gruppo dei rumeni si era recato, individuavano l’autovettura, con all’interno uno dei soggetti, con funzione di palo ed autista per la fuga, mentre gli altri due protagonisti dell’azione delittuosa, invece, in tale frangente non venivano scorti, tanto che appariva altamente probabile il fatto che la rapina ai danni degli anziani potesse essere consumata da lì a breve dai malviventi.

Improvvisamente, l’autovettura monitorata avviava la marcia ma, percorsi alcune centinaia di metri veniva bloccata dai poliziotti con i tre sospetti a bordo. Eseguita la perquisizione personale e veicolare, si rinvenivano, all’interno dell’abitacolo, alcuni attrezzi idonei allo scasso, vari spezzoni di grondaie di rame, passamontagna realizzati con maniche di maglioni, una pistola tipo giocattolo, attrezzature e materiali vari come cacciaviti, dischi per flex, guanti, seghe, nonché refurtiva, abbigliamento, benzina, attrezzi agricoli ed altro, compendio di colpi predatori messi a segno precedentemente dal gruppo.

Sempre nella tempestività dell’intervento si ricostruiva, in particolare, che nelle immediate vicinanze, era stato consumato anche il furto delle citate grondaie in rame, rinvenute all’interno dell’autovettura.

La puntuale ricostruzione del grave evento delittuoso consentiva nell’immediatezza di ricostruire la protervia del gruppo criminale, che non a caso aveva deciso di colpire gli anziani dimoranti nella campagna armerina.

Senza soluzione di continuità i poliziotti estendevano la perquisizione presso le abitazioni riconducibili ai tre fermati e nel domicilio di uno dei tre si rinvenivano, ponendoli in sequestro, diversi quadri, alcune statuette in argento massiccio, coppe ed altri beni in argento e rame, che nel prosieguo dell’attività investigativa effettuata dagli investigatori risultavano riconducibili a parte della refurtiva asportata, nella tarda serata di Capodanno, dall’interno della villa, ubicata in una contrada di Piazza Armerina, e poi restituita al legittimo proprietario. Fatto quest’ultimo per comprovare la diuturna perpetrazione di reati contro il patrimonio e/o la persona per opera dei tre indagati.

Per tutto quanto rappresentato, in considerazione dell’aver interrotto la consumazione del grave reato di rapina pluriaggravata ai danni di una coppia di anziani coniugi, evitando in tal modo a questi ultimi gravi conseguenze alla loro incolumità fisica, e dell’aver colto nella contestuale flagranza del reato di furto pluriaggravato di grondaie consumato ai danni di una vicina villa, LASZLO Miklos, GHIDU Vasile e NICA Teodor Natanael venivano dichiarati in stato di arresto.