Calascibetta – La legge è uguale per tutti?

Riunire Calascibetta, sollecitata dalle parole dei cittadini, segue attentamente quanto avviene a Calascibetta e con immenso dispiacere osserva che il “Comune scivola sempre più nel caos e nell’arbitrio amministrativo. Ma ancora più preoccupante è costatare che esiste una diseguaglianza tra chi fa parte dell’amministrazione e il resto dei cittadini, fatta eccezione degli amici e gli amici degli amici”.
Non è posizione preconcetta ma una considerazione che si riferisce a fatti precisi, precisa il gruppo “Riunire Calascibetta”, che continua: “Non si capisce chi amministra, non emerge cosa l’amministrazione voglia fare per i cittadini, quali progetti e quali risposte alle problematiche del paese. C’è l’assenza totale di una presenza che orienti e decida. L’unica realtà tangibile è che al Sindaco basti galleggiare, distribuendo a piene mani vantaggi a parenti (incarichi legali) e ad associazioni che fanno riferimento a parenti e amici di qualche consigliere. L’importante è rimanere a fare il sindaco come se amasse vivere di ruolo e di indennità”.
Riunire Calascibetta riporta due fatti accaduti nell’ultimo mese: “Le feste sono passate ma c’è qualcosa che non quadra. Per la festa del Patrono, S. Pietro in Vincoli, molti cittadini hanno visto che il cosiddetto Largo “Falcone – Borsellino” accoglieva un pubblico servizio “L’angolo dell’allegria”- pare si chiamasse. Qualcuno (o forse più di qualcuno) avrà notato un consigliere comunale che si aggirava, e non da cliente, all’interno della struttura come facesse parte dello staff. Riunire Calascibetta ha voluto capire di più e ha presentato una interrogazione al Sindaco per avere una risposta scritta su alcune questioni riguardanti la concessione dell’area “Falcone Borsellino”. Sono trascorsi circa venti giorni e il Sindaco non risponde benché il regolamento del Consiglio Comunale prescrive che il Sindaco deve rispondere entro cinque giorni. C’è qualcosa che non è regolare? Vuole aggiustare qualcosa? Vuole coprire qualche magagna?”.
Il Gruppo “Riunire Calascibetta” ha in tanto cercato di capirne di più: “È Venuto così fuori che per la concessione delle aree è stato emanato un bando in base al quale sarebbero state assegnate in rigoroso ordine di presentazione della richiesta. Questo potrebbe essere un criterio. Tutto regolare? Riunire Calascibetta spera di sì. Ma si pongono alcune domande. Come mai pare che la richiesta per l’area Falcone – Borsellino sia stata presentata solo dopo dodici minuti dalla pubblicazione? Si può pensare che l’interessato fosse dietro la porta per presentare la domanda? La domanda da chi è stata presentata? Che ruolo hanno avuto i consiglieri comunali? Potrebbe essere opportuna un’analisi dei rapporti tra ‘affari’ e consiglieri comunali”.
Tra l’altro per Buonriposo lo stesso consigliere comunale sembrava impegnato nello stesso staff. È una casualità? Per la Sagra le aree sono state assegnate con il metodo “storico”. Come mai a distanza di un mese è stato cambiato il criterio di assegnazione?
Il secondo caso riguarda la gestione della viabilità e il ruolo dei consiglieri comunali: “Circa dieci giorni fa è stata chiusa la via Annunziata. È stato chiesto di vedere l’ordinanza che ne disponeva la chiusura. Ma non è stato possibile averla. Sul sito del comune non è pubblicata. Pare che un consigliere comunale fosse interessato alla chiusura della strada e allora si chiude subito la strada. La casualità ha voluto che un cittadino avesse posto all’inizio di un’altra strada ‘qualcosa’ come impedimento all’accesso per procedere allo scarico di mobili. È intervenuta la polizia municipale per chiedere che, in mancanza di una richiesta e di un’ordinanza, si sgombrasse la strada. E giustamente ha fatto riaprire la strada. Ma perché due comportamenti differenti?”.
Riunire Calascibetta si chiede se veramente la legge è uguale per tutti. O si è, come è stato scritto in un intervento di un cittadino: nella repubblica delle banane, amministrati dall’arbitrio e dalle bizze (o interessi?) di alcuni consiglieri comunali?
Riunire Calascibetta invita il sindaco non solo a fare osservare le regole ma ad osservarle, rispondendo alle interrogazioni secondo le previsioni regolamentari. In caso contrario adirà le autorità competenti.