Padre Giuseppe Rugolo neo parroco della Parrocchia di San Cataldo in Enna

Enna. Questa sera il Vescovo della Diocesi di Piazza Armerina ha officiato la messa vespertina presso la parrocchia di San Cataldo di Enna, retta sino a poco tempo fa da mons.Vincenzo Di Simone, oggi in pensione. Il vescovo, Mons. Rosario Gisana, in una chiesa stracolma, ha comunicato alla comunità parrocchiale di S. Cataldo, che si accinge a vivere un cambiamento importante la nomina del nuovo pastore. Il Vescovo, Mons. Rosario Gisana, ha deciso che a ricoprire la veste di Parroco della comunità, nominato dopo accurato discernimento, sarà Padre Giuseppe Rugolo, vice parroco della Chiesa Madre di Enna.

La solenne funzione religiosa d’insediamento, con la firma del verbale di nomina, si svolgerà nel mese novembre.


La chiesa di San Cataldo, si trova nell’omonimo piazzale da qui ha inizio la salita verso il quartiere Popolo, U Pupulu, mentre la facciata laterale si apre su Piazza Ajala. L’edificio fu costruito intorno alla metà del XVIII secolo, su progetto del catanese Andrea Amato prima e in seguito del palermitano Ferdinando Lombardo riprendendo una radicale modifica delle strutture architettoniche che appartenevano nelle parti più antiche ad una chiesa edificata in epoca normanna in seguito riadattata e ampliata. La chiesa è a navata unica, imponente nella facciata, si presenta per chi viene dalla vicina Piazza Giacomo Matteotti A Balata preceduta da una teatrale scalinata. All’interno è possibile ammirare un quadro di S.Cataldo, del XV secolo, opera di Giuseppe Albina il Sozzo. La chiesa possiede un piccolo ma ricco museo, aperto al pubblico, sono presenti arredi argentei di gran pregio e vari paramenti sacri. Sul presbiterio visibile una croce lignea dipinta, oltre a tele del XVII secolo dipinte da Francesco Pellegrino e Giovan Forte La Manna e gradevoli decorazioni in stucco, cui si aggiunsero, nel 700, preziosi reliquiari e argenterie e nell’ 800, quadri del pittore Marchese Saverio. Di notevole interesse un’icona raffigurante la Madonna con il Bambino, il fonte battesimale e la pala d’altare del 600 raffigurante San Cataldo, tutte opere del Gagini. Sul lato destro nel secondo altare si può ammirare un’ artistica grotta simile a quella di Lourdes con la Madonna e Santa Bernadette. Di notevole interesse archeologico il sotto pavimento (illuminato con faretti) che in alcune parti è ispezionabile scendendo per mezzo di scalette e/o attraverso vetri dalla quale sono visibili le antiche fondamenta dell’edificio di origini normanne.