Passando poi alle vicende sanitarie la dottoressa Luisa Longo e la dottoressa Nunzia Maria hanno espresso preoccupazione e indignazione per la strumentalizzazione del nosocomio Ferro/Branciforti/Capra: depotenziato e pericoloso, usato per blandire una comunità sprovveduta e ostaggio di interessi egoistici e fumose spartizioni politiche. Così pure per Villa Maria. I parenti dei malati di Alzheimer o di analoghe patologie senili hanno raccontato di richieste di ricovero eluse e non documentate.
Perché? Perché alla difficoltà di innumerevoli famiglie si risponde con un incomprensibile silenzio? Perchè una struttura di eccellenza è a rischio chiusura?
Tante sono state le domande a cui non è stato possibile rispondere. Il dottore Salvatore Campione sulla questione ha voluto chiarire la posizione della struttura Nido D’Argento: “complementare e non antitetica alla RSA Villa Maria”. “E’ interesse della comunità e mio insistere su Villa Maria senza schieramenti faziosi. Realtà come quella da me gestita servono a integrare, nei limiti della natura per cui nascono, le carenze assistenziale e non di cura, prerogativa dell’ASP”. Queste le parole riferite dopo una discussione legata alla lezione di cui sopra e degenerata sui social. La lezione di lunedì 15 ottobre è stato un momento di incontro e confronto fra cittadini desiderosi di comprendere e conoscere e così sarà per le altre lezioni sempre aperte a tutti. La lezione di lunedì si è chiusa sull’invito dell’amministrazione leonfortese all’organizzazione della giornata contro la violenza sulle donne del prossimo 25 novembre. Banditi i clichè e le banalizzazioni su un argomento tanto complesso, l’Università Popolare si è detta pronta a collaborare con l’assessore al ramo per sensibilizzare la popolazione, declinando il tema: riconoscere la violenza per combatterla a partire dagli stereotipi di genere e dalle parole.
Gabriella Grasso