A19 da Enna a Tremonzelli vietato transito ai mezzi superiori a 32 tonnellate sino al 28 febbraio 2019

Ordinanza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che impone la chiusura, sino al 28 febbraio 2019, dell’autostrada A 19 dallo svincolo Tremonzelli allo svincolo per Enna, per i mezzi superiori alle 32 tonnellate. Secondo l’ordinanza, i mezzi pesanti da Catania per raggiungere Palermo, dovrebbero percorrere l’autostrada fino ad Enna, da qui raggiungere Nicosia e poi continuare sulla vecchia strada statale che dalla provincia ennese arriva a quella palermitana. Un percorso impervio e pressoché impraticabile vista la mole dei mezzi e visti, soprattutto, i problemi causati dalle recenti alluvioni che in molte zone hanno fatto franare parti di montagne, ostruendo l’accessibilità alle strade a tutti i mezzi.
L’Assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti, on.Marco Falcone, si è trovato costretto ad ammettere che la Regione siciliana non è stata messa al corrente del provvedimento emesso dal ministero dei trasporti e, pertanto, sarà sua premura chiedere immediate spiegazioni. Se il Ministero dei Trasporti ha ritenuto di dover emanare un’ordinanza d’urgenza per la chiusura di quel tratto di autostrada ai mezzi superiori alle 32 tonnellate è presumibile che, dai rilievi fatti, vi sia un reale pericolo di crollo.

Si terrà il prossimo mercoledì 7 novembre, nella sede dell’Assessorato regionale delle Infrastrutture a Palermo, un vertice fra l’assessore Marco Falcone e i rappresentanti di autotrasportatori, Ministero dei Trasporti e Anas. Oggetto della riunione la chiusura ai mezzi pesanti del tratto della A19 Catania-Palermo fra Enna e Tremonzelli.
L’incontro, richiesto dall’Aias (Associazione imprese autotrasportatori siciliani) e disposto dall’assessore Falcone, si è reso necessario per individuare soluzione utili a evitare eccessivi disagi per gli autotrasportatori. La categoria infatti, dopo il blocco del transito per i mezzi superiori alle 32 tonnellate, si trova costretta a sopportare ulteriore costi in termini sia economici che di tempi di percorrenza della tratta.
«Abbiamo raccolto il grido d’allarme degli autotrasportatori – dichiara l’assessore Falcone – i quali, già penalizzati dalla una marginalizzazione geografica, non possono subire ulteriori penalizzazioni anche nella viabilità interna della nostra Regione. Dobbiamo sforzarci tutti insieme – conclude l’assessore rivolgendosi agli attori in causa – per arrivare a punto d’incontro».